Continuo a ripeterlo, mi stupisco di chi si stupisce o si indigna.
Tifosi inferociti che manifestano sdegno per il mancato rinnovo di Donnarumma con il Milan e probabile addio al sodalizio rossonero.
Donnarumma (il  fratello Caponi, appellativo affibbiatogli, 4 anni fa, da eminente giornalista del Corsera, per contratto in duplex con il fratello Antonio) e il suo sodale Raiola sono il prodotto del nuovo entertainment che ha soppiantato il vero calcio, ormai da alcuni anni.
Aggiungo, non stupitevi e non indignatevi se da qui a poco, nel periodo post-pandemico, della totale ripartenza, i biglietti per una singola gara saranno a 3 cifre anche per i posti in piccionaia, se gli abbonamenti annuali allo stadio saranno a 4 cifre, se gli abbonamenti alle pay-tv saranno più care di un gioiello di Tiffany, se qualche franchigia (uso volutamente un termine mutuato dallo sport professionistico a stelle e strisce) cambierà località se fiuterà un maggior business in altre location più profittevoli, con buona pace di tradizioni, identità, blasone, storia, valori.
Unico rimedio per riavere the real football ?
Semplice, boicottare i capisaldi del nuovo entertainment.
Ne saremo capaci ?
Saremo in grado di difendere la nostra passione ?
Saremo in grado di difendere la nostra eredità “pallonara” trasmessa da padri e nonni, o lasceremo immolare la nostra passione, il nostro tifo sopra l’ altare della fidelizzazione-clientelare allestita da lor signori ?
Una risposta ardua e difficile da dare, ma è l’unica salvifica.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)