Per Kartell chef e designer a confronto per la nuova era di “Kartell in Tavola”: nascono nuove  collezioni e accessori firmati da Andrea Berton, Carlo Cracco, Jean-Marie Massaud, Davide Oldani, Philippe Starck e Patricia Urquiola.

Anni ’70: Anna Castelli Ferrieri e Franco Raggi di Centrokappa firmavano le bellissime collezioni Kartell in Tavola. Già allora le collezioni attestavano l’approccio altamente sperimentale di Kartell su materiali e tecnologie (come l’iniezione del policarbonato) per dare vita a prodotti fuori dagli schemi, colorati, trasparenti e seducenti. Oggi sarebbero ancora attuali e alla moda.

E’ il giorno di un grande ed epocale ritorno: quello della linea Kartell in Tavola: Kartell invita chef e designer a progettare inedite collezioni per la tavola. Una tavola sofisticata e giovane, glamour e pratica, elegante ed easy ad un tempo. Come Kartell riesce sempre ad essere. Una scelta che consente all’azienda di sondare nuove possibilità, usando i propri Flagship store o approcciando diversi canali distributivi con totale disinvoltura. La forza del brand e la sua reputazione sono tali da consentirle di entrare dalla porta principale anche in questo settore. E in fondo la bellezza e qualità delle singole collezioni non può che ribadire un primato indiscusso di Kartell nel settore design a 360°.

Firmano le prime collezioni non solo alcuni designer della squadra Kartell (Philippe Starck con gli accessori “Ding Dong” e Patricia Urquiola con la più articolata linea “Jellies Family”), ma anche Jean-Marie Massaud con la sua prima linea “Namaste” e alcuni Chef stellati di fama internazionale come Andrea Berton e Carlo Cracco (che hanno firmato alcuni primi accessori) e Davide Oldani che ha invece progettato una più ampia linea di piatti, bicchieri e caraffa, posate di nome “I.D.Ish by D’O”.

Perché invitare gli Chef? Perché dietro al cibo esiste una ritualità ben precisa, una tradizione da rispettare, una cultura del buon cibo e del buon vino: chi meglio degli Chef poteva aiutare Kartell a riavvicinarsi con rispetto e cognizione di causa ad un ambito così delicato, così intrinsecamente associato al concetto di qualità se non di eccellenza? Ecco dunque prendere forma due modalità diverse e due approcci possibili alla progettazione delle collezioni tavola Kartell.

Patricia Urquiola firma “Jellies Family”, un’articolata linea di piatti, vassoi, bicchieri, ciotole e caraffe realizzata in un brillante PMMA colorato e trasparente. La particolarità della linea è data dal fatto che ogni modello di piatto presenta un pattern diverso, di chiara ispirazione naturalistica e organicistica. I colori trasparenti tenui, delicati e facilmente accostabili consentono di apparecchiare una tavola variegata, creativa e originale – come d’altronde è lo stile della designer spagnola. Le sovrapposizioni dei piatti e gli accostamenti dei colori creano un insieme originale ma discreto, creativo e sofisticato ad un tempo.

Jellies e’ un mondo colorato tridimensionale per la tavola. Piatti non piatti, bicchieri e brocche con le bolle. Al tatto e alla vista ricordano il taglio del cristallo. Decorazioni generose. Vivono all’esterno giocando con le rifrazioni della luce. Non hanno paura della pioggia, ne’ delle cadute. Vivono all’interno tutti uguali o mischiando i colori.” – Patricia Urquiola

Davide Oldani firma “I.D.Ish by D’O Davide Oldani” da lui, in prima persona descritta con queste parole: “I.D.ish”: il piatto con l’impronta, leggera ma distintiva. Per un uso funzionale ma con stile, fantasioso e unico. Per un uso funzionale ma con stile, fantasioso e unico. Un “appiglio” per servire in tavola.
“Ho sempre osservato molto prima di vedere una mia idea trasformarsi in un oggetto.

Ho guardato gli ospiti, il loro modo di sedersi, di stare a tavola, di ordinare, di mangiare, di apprezzare o meno il servizio. E ho guardato i miei collaboratori, per verificare la funzionalità degli strumenti di cui – di volta in volta – dotavo la cucina del mio ristorante. Verre D’O, Passepartout, Doppiotaglio, All season … derivano proprio da questo: dallo sguardo attento e costante su quello che ho intorno. Anche I.D.ish nasce così. Guardo le mani di chi porta i piatti dalla cucina alla tavola, e noto che fanno di tutto per tenersi lontane dall’interno del piatto, ma noto anche che – per quanti sforzi si facciano – il pollice finisce inevitabilmente per appoggiarsi un po’ al bordo. Per quanta attenzione si presti, c’è un punto in cui il pollice viene a contatto con il piatto. Il punto è… qual è il punto? E cioè dove avvienequesto – seppur leggero – contatto.
È proprio per identificarlo che ho pensato a I.D.ish . Un piatto con un’impronta digitale in rilievo. Una traccia lieve ma chiara per chi deve afferrare il piatto. Un segno leggero ma distintivo per una nuova linea.
I.D.ish, ha una sua precisa identità che – grazie a un elegante rilievo sul bordo – garantisce l’arrivo a tavola di un piatto senza troppe impronte, segno di un pollice che ha vagato sul bordo alla ricerca di un appoggio.” – Davide Oldani

La collezione si compone di una linea completa di piatti in melamina bianco osso o color bronzo (piatto piano, piatto fondo classico, piatto fondo “Oldani” con una leggera asimmetrica inclinazione, piatto inclinato), bicchieri acqua/ vino e caraffa e un set di posate. Una collezione articolata che riflette anche una particolare visione della cucina del famoso Chef, tutta incentrata sul gesto del servire (rappresentato ironicamente dall’icona dell’impronta digitale sul bordo del piatto, proposta in quattro varianti cromatiche che si rifanno alle quattro stagioni per i relativi modelli (piatto piano Summer, piatto fondo classico Autumn, piatto fondo Oldani Spring, Piatto inclinato Winter).

Jean-Marie Massaud presenta la sua prima collezione per Kartell, il set di piatti “Namaste” in melamina caratterizzati da un design organico e asimmetrico che ricorda quello di sassi piatti e da una paletta cromatica molto naturale (colori nero, grigio, beige, arancio). I piatti possono essere abbinati in modo da creare gradevoli nuance o contrasti bi-colore. Completano la proposta per la tavola Kartell gli accessori firmati da Andrea Berton, Carlo Cracco e Philippe Starck.

“Panis B.” di Andrea Berton è un portapane in melamina dalla forma ellittica  nei colori bianco, grigio, marrone, arancio, giallo lime che “rappresenta un oggetto nuovo per il pane, pensato per valorizzare la tavola moderna”.

CarloCracco,ispirandosi alla sua arcinota ricetta del tuorlo d’uovo fritto, firma la linea di vassoi in melamina color Bone China “Ovo” dalle linee morbide e nei colori bianco osso/nero/oro, e la descrive con queste parole: “Per questi primi pezzi di una più ampia collezione disegnata per Kartell, ho tratto ispirazione dall’immagine del mio nuovo locale “Carlo e Camilla in segheria” dove l’evocazione di un ambiente rurale in contrapposizione con l’architettura post-industriale del luogo è ben tangibile. L’atmosfera è quella di una casa in campagna, seppur rappresentata con il mood di eleganti stoviglie d’epoca. Sui nuovi vassoi ideati per Kartell compaiono alcuni animali tipici del mondo agreste, il tutto condito da un pizzico di sapiente ironia! Perché a tavola, come in cucina e nella vita, ci vuole sì regalità ma restando sempre coi piedi per terra”.

 Philippe Starck firma il set di campane “Ding Dong” in PMMA per la presentazione di composizioni di formaggi o di dolci (torte e pasticcini). La linea comprende molte e gioiose varianti cromatiche trasparenti, in perfetto stile Kartell.

 Kartell in Tavola torna dunque a proporre le sue collezioni con semplicità, leggerezza, ironia e al contempo con la serietà di un progetto completo, articolato e strutturato pensato per durare a lungo, per essere distribuito in tutto il mondo, al di là di confini geografici e di culture culinarie particolari. Le prime sei collezioni saranno sviluppate e ampliate. Nuovi Chef e designer saranno invitati ad esprimersi.

Questo è solo l’inizio di un nuovo cammino in un settore in continua evoluzione, aperto e ricettivo al cambiamento. Pronto ad accogliere la proposta variegata e trasversale di Kartell in Tavola.

 

Per maggiori informazioni: www.kartell.com 

Foto by Kartell