La stagione di sperimentazioni del Teatro Regio di Torino prosegue con la prima rappresentazione a Torino dell’opera fiaba La donna serpente, di Alfredo Casella, con la direzione artistica di Gianandrea Noseda e la regia teatrale di Arturo Cirillo.

L’evento del Regio è il punto centrale di un festival dedicato a Alfredo Casella, torinese, classe 1883, autore poliedrico, sperimentatore di nuovi linguaggi. Su di lui Gianandrea Noseda, suo grande stimatore, dice: La donna serpente Casella ha composto un’opera fuori dagli schemi, mettendo a frutto una fervida fantasia creativa. Casella mette in atto uno strappo analogo a quello che la seconda Scuola di Vienna attua nei confronti dell’Espressionismo, con la differenza che la corrente stilistica dalla quale il compositore torinese prende le distanze è il Verismo.

Una fiaba immaginifica e crudele, che ricorda Il flauto magico di Mozart, ispirata a una fiaba di Gaspare Gozzi, basata su antiche tradizioni come quella francese di Melusina,  che aveva suggerito a Puccini la Turandot.
Il ruolo di Miranda è interpretato dal soprano Carmela Remigio, Altidòr, re di Téflis, sposo di Miranda, è il tenore Piero Pretti,  mentre Armilla, sorella del re, è il soprano Erika Grimaldi.
Per ulteriori informazioni sul festival Casella visitare il sito in tema curato dal Teatro Regio_.

Elena Romanello