Chi è colpa del proprio mal pianga se stesso.
Nessun altra frase è più azzeccata e corrispondente alla scelta elettorale fatta da centinaia di migliaia di cittadini milanesi lo scorso mese di giugno, allorché scelsero di far insediare a Palazzo Marino la Giunta capeggiata da Beppe Sala.
Martedì, l’assessore alla Mobilità, Granelli ha annunciato che dal prossimo anno anche le autovetture alimentate a gpl e a metano dovranno pagare il ticket di ingresso all’ Area C.
La motivazione a sostegno di tale decisione verte sui dati riscontrati nel corso dei 4 anni in cui è stata introdotta la tassa di ingresso al centro cittadino per tutti gli autoveicoli, ad eccezione proprio di quelli ibridi.
La quantità di tali autoveicoli, non è aumentato, pertanto, secondo Granelli, gli utenti che hanno acquistato tali autovetture non hanno effettuato la scelta per la gratuità degli ingressi, ma per altri motivi che esulano dagli “interessi” connessi con la mobilità della città meneghina.
L’aspetto più sconcertante è dato dal fatto che anche i residenti possessori di tali mezzi, dovranno anche loro versare il “tributo” richiesto.
La normativa era alquanto assurda, a mio modo di vedere, nell’aspetto che obbligava i residenti a pagare un ulteriore tassazione (come se non fossero sufficienti l’Irpef comunale introdotto dalla Giunta Pisapia, la Tari e gli altri balzelli che il cittadino versava nelle voraci casse comunali) per poter accedere nella zona dove è ubicato l’immobile eletto a residenza (usufruiscono di soli 40 ingressi gratuiti), ma inserire anche le autovetture ibride Gpl e metano credo che si sia arrivati al paradosso.
O meglio, il paradosso sussiste proprie nelle scelte elettorali di quei cittadini che risiedono in quella zona, visto che nella circoscrizione 1 il sindaco Sala ha ottenuto i maggiori consensi.
E’ evidente che la Giunta capeggiata da “mister Expo” sia debole coi forti e forti coi deboli, come la maggior parte degli esponenti di quella sinistra radical chic che nei centri storici delle grandi metropoli hanno stabilito la loro residenza (e non poteva essere diversamente visti i prezzi delle case in quelle zone).
Perchè ?
Semplice, per coloro che hanno redditi elevati la vessazione di 5 euro giornaliere è solo una quisquiglia di poco conto.
Non così per coloro, invece, con redditi medio-bassi, che debbono recarsi a lavorare all’interno della zona della “congestion charge”, che con sacrificio hanno investito decine di migliaia di euro per dotarsi di un mezzo “ecologico” e poter circolare liberamente che vedono svilire tale investimento.
Evidentemente le scelte in materia di traffico e mobilità sono solo dettate da un’ ideologia antica che vede come il male assoluto le autovetture, seppur rispondenti ai canoni ecologici più moderni.
Sì, perchè, anche l’ecologia non è un valore a cui ispirarsi per la giunta Sala.
L’integerrimo oppositore degli autoveicoli, Granelli, nella stessa conferenza stampa ha sostenuto che ormai l’ alimentazione a metano e a gpl è più inquinante rispetto ai nuovi motori a benzina euro 6.
Mi chiedo, quando saranno considerate inquinanti anche gli autoveicoli elettrici ?
Perchè il trend è questo, non ci sono dubbi.
Ma del resto per molti milanesi va bene così.
Chissà, forse Milano diventerà un oasi felice senza più alcuna autoveicolo circolante e chi se ne frega se le periferie sono nel degrado più totale, se la microcriminalità è a livelli altissimi, se l’immigrazione di massa sta trasformando la città in una nuova Beirut.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)