La Fondazione Ferrero di Alba, da vent’anni impegnata a far conoscere artisti italiani moderni attraverso eventi espositivi eccezionali, adesso  rende omaggio all’artista torinese Giacomo Balla (Torino 1871 – Roma 1958), pittore straordinario, fondamentale raccordo tra l’arte italiana e le avanguardie storiche. Vita – Luce – Velocità sono le parole che guidano il visitatore tra le sale della mostra, inaugurata il 29 ottobre 2016 fino al 27 febbraio 2017.
La rassegna,a cura di Ester Coen,riunisce capolavori straordinari, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, italiane ed estere, articolata in sezioni tematiche: il realismo sociale e la tecnica divisionista; le compenetrazioni iridescenti oltre agli studi riguardante la percezione della luce; infine l’analisi del movimento per giungere al Futurismo.
In visione lavori appartenenti al primo apprendistato torinese, lo sguardo attraversa la realtà dolorosa e crudele delle classi ai bordi della società. Questa fase è documentata da un ampio numero di lavori del periodo fine Ottocento e primo Novecento, durante la quale l’artista sviluppa un’altissima sensibilità tecnica, le cui origini affondano nel divisionismo piemontese. La pennellata ricca di filamenti luminosi, il forte contrasto tra chiari e suri, la scelta di tagli prospettici audaci ed estremi rappresenterà per gli aderenti al Manifesto del Futurismo un modello unico e straordinario da seguire.
La prima opera in visione è datata 1894, rappresenta un Autoritratto (olio su carta fotografica, cm 33,9 x 29,8); seguono altri lavori come: Ritratto della madre del 1901, Roma, La Galleria Nazionale); Il contadino del 1902; La pazza del 1905; Velocità d’automobile del 1913 (Nel York, The Museum of Modern Art); Numeri innamorati del 1923.
Balla scopre nuove categorie della rappresentazione nei suoi parametri primari, nell’amplificazione del fenomeno fisico, isolato, selezionato e inquadrato in tutta la sua verità di materia vibratile. Una visione capace di attingere alle massime profondità, ma di sfondare anche i limiti della cornice, in un gioco di rilancio verso la vita.
In mostra si potranno ammirare opere difficilmente concessi in prestito: si parte da il Polittico dei viventi, nella sua completezza, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e dall’Accademia di San Luca di Roma, La mano del violinista dalla Estorick Collection di Londra, la Bambina che corre sul balcone dal Museo del Novecento di Milano, il Dinamismo di un cane al guinzaglio dalla Albright-Knox Art Gallery di Buffalo.
E poi il Volo di rondini del Museum of Modern Art di New York, la Velocità astratta + rumore in prestito dalla Peggy Guggenheim Collection di Venezia. L’auto è passata della Tate Modern di Londra, e ancora un’Automobile in corsa proveniente da The Israel Museum of Gerusalemme, solo per citarne alcuni.
Balla, nel 1929 firma il Manifesto dell’aeropittura. Nel 1930 espone alla Biennale di Venezia, per poi continuare il percorso espositivo a Roma, con una rassegna personale alla Galleria del Dipinto. Negli ultimi anni della sua vita, continua a dipingere ritratti e paesaggi di memoria. Gli viene assegnata una medaglia d’oro consegnatagli dal Presidente della Repubblica nel 1956 e l’esposizione a Parigi l’anno successivo alla Galleria Cahiers d’Art. Muore a Roma il 1° marzo del 1958 all’età di 87 anni.
La mostra è accompagnata da un bel catalogo Skira. Col l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il contributo di Compagnia di San Paolo – Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Orari della rassegna: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle ore 15 alle ore 19; sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle ore 19. Martedì chiuso. Giorni di chiusura: 24 – 25 – 31 dicembre 2016, 1° gennaio 2017.
Prenotazioni – visitatori singoli (max 5) – www.fondazioneferrero.it
Giuseppe Lippoli