Suscita scandalo e proteste la questione inerente la residenza dell’ ex Ministra della difesa Trenta.


L’alloggio assegnato in virtù dell’incarico di governo non è stato riconsegnato una volta terminato il mandato.
Un alloggio di 180 mq in zona centrale della Capitale.
Risiede ancora in quell’ appartamento lussuoso perchè, a detta della Trenta, dopo aver lasciato l’incarico nell’ esecutivo, sarebbe stata “volturata” la concessione al marito, maggiore dell’Esercito Italiano e beneficiario di una residenza di “servizio”.
Imbarazzo nel MoVimento 5 stelle, che, per bocca del leader Di Maio, ha chiesto alla Trenta di “fare le valigie” e di riconsegnare l’immobile allo Stato.
Quell’assegnazione, inoltre, avrebbe violato il regolamento per il fatto che l’ex Ministra e il consorte sarebbero proprietari di un immobile sito a poca distanza.
Su tale eventualità di reato indaga la Magistratura contabile.
Solita “storia, solito “schifo” così, salgono alte le proteste del popolo elettore e dell’opinione pubblica.
Niente di nuovo sotto il sole, aggiungo.
Meglio, niente di nuovo sotto il sole di Roma.
“La palude romana” non dà scampo.
La palude, viene definita dai vocabolari, come un’area più o meno vasta di terreno impermeabile e insufficientemente drenato; fig. letter. condizione di vita stagnante, di inerzia spirituale e morale.
La leggenda narra che anche l’indomabile condottiero Annibale, fu fagocitato dagli ozi della Roma antica in quel di Capua, causandone le sconfitte contro l’esercito romano.
Leggende o storia, di certo, coloro che conquistato le poltrone dei palazzi delle Istituzioni vengono colpiti dal virus della “bella vita” di Felliniana memoria.
Sembrerebbe un virus endemico di cui non esistono medicinali e vaccini che rendano immuni molti rappresentanti del potere legislativo ed esecutivo.
Come in una “palude”, la politica italica ristagna in acque putride e stagnanti.
I “buoni propositi”, le promesse di bonifica, di ripulitura vengono assorbiti dalla narcolessia generata dai miasmi della fanghiglia.
Un’ opera di totale ripulitura e di eradicazione di virus letale è assolutamente urgente.
Le azioni più efficaci si sostanziano in una riforma della Carta Costituzionale che verta nel vincolo di mandato dei parlamentari con un forte e continuo legame con il popolo elettore che possa e debba controllare l’operato del suo rappresentante nei gangli del potere.
Una garanzia, inoltre, contro il nefasto trasformismo, la caducità degli esecutivi, che produce immobilismo, burocrazia, debito pubblico.  
Rappresentanti di realtà territoriali che inevitabilmente e necessariamente vengano eletti con sistemi maggioritari con cui è garantita la rappresentanza e l’unione con le realtà locali.
Il rimedio è conosciuto da decenni, ma si riuscirà ad utilizzarlo, oppure la palude romana continuerà a salvaguardarsi come fosse un’ oasi protetta ?
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)