Perdita di controllo, imbarazzo e un forte limite alla propria vita sociale e intima: pazienti e esperto spiegano il carico emotivo di una patologia che colpisce tra il 2 e il 10% della popolazione maschile*

“Sarà colpa del freddo, dei troppi caffè bevuti o del bicchiere di prosecco appena finito. Queste le spiegazioni più o meno razionali che cercavo di darmi inizialmente. In ufficio non è stato semplice: avevo paura che le mie numerose pause toilette potessero insospettire i miei colleghi, non ero a mio agio durante le riunioni per la preoccupazione di non riuscire a raggiungere il bagno in tempo, per non parlare del timore del cattivo odore.” Paolo 48 anni, marketing manager. “La situazione era diventata imbarazzante, mio marito si stava allontanando da me, quasi mi evitava: faceva addirittura di tutto per andare a letto ad orari diversi dai miei. Stavamo perdendo la nostra intimità e lui non era più lo stesso. A quel punto ho deciso di intervenire. Volevo aiutarlo, e con lui aiutare il nostro rapporto.” Cristina 52 anni, moglie.

L’incontinenza urinaria è un fenomeno fisico dal forte carico emotivo, soprattutto quando parliamo di uomini.

“Uno degli ostacoli più importanti da superare per chi convive con le perdite urinarie è sicuramente l’idea di condizionamento e privazione della propria quotidianità e della propria vita sociale. Gli uomini sentono di aver completamente perso il controllo di sé e si lasciano trascinare dal tabù in una prima fase di completo sconforto e negazione.” Commenta Andrea Militello urologo responsabile del servizio di Urodinamica presso la Casa di Cura Villa Immacolata di Viterbo. “Il primo messaggio che cerco sempre di passare ai miei pazienti è che l’incontinenza non è un ostacolo invalicabile. Si tratta di una patologia e un disagio importante, ma con i giusti accorgimenti (prodotti specifici, esercizi di riabilitazione del pavimento pelvico, attenzione all’alimentazione e al proprio stile di vita) questa non li deve costringere a rinunciare alla loro vita.”

“Sono sempre stato un uomo molto attivo e di compagnia, poi mi è stato diagnosticato un cancro alla prostata. Il medico mi aveva allertato della possibilità di perdite urinarie ma non immaginavo che questo problema potesse condizionare a tal punto la mia vita. Ho creduto di perdere la mia vita sociale.” Roberto 66 anni, in pensione.

Problemi urologici e incontinenza urinaria rientrano tra i disturbi dell’età che più ci preoccupano (49%), perché in grado di condizionare la vita di quasi 1/3 degli italiani (29%). E proprio in coincidenza delle prime perdite, secondo un’indagine Doxa-TENA, gli italiani dichiarano di voler ritrovare il controllo e sentirsi di nuovo padroni di se stessi (84%), di non vedere l’ora di non doversi più vergognare di fronte agli altri (79%) e di voler riacquistare la propria vita sociale e intima (rispettivamente 64% e 56%).

Continua il dottor Militello: “Anche se la popolazione maschile risulta meno colpita rispetto a quella femminile, i numeri dell’incontinenza urinaria maschile non possono essere trascurati: si calcola che una percentuale variabile tra il 2 e il 10% della popolazione maschile conviva quotidianamente con perdite*. I fattori scatenanti sono tanti, così come le tipologie e le cause di incontinenza maschile. È, quindi, importante riuscire ad individuare insieme al paziente il percorso di cure, i presidi specifici e gli esercizi di riabilitazione; tutto tenendo sempre in considerazione abitudini e esigenze del singolo in modo da cercare di mantenere il più possibile lo stile di vita del paziente.”

TENA, azienda leader sul mercato nella fornitura di prodotti per l’incontinenza, è da sempre molto attenta al disagio psicologico che le perdite urinarie portano con sé.
“Da oltre 50 anni TENA si impegna non solo ad offrire prodotti e servizi per la gestione dell’incontinenza, ma anche a infrangere i tabù che tutt’ora la circondano e a limitarne l’impatto nella vita di ogni giorno– spiega Antonio Campanile Marketing Manager TENA Health & Medical Solutions – Proprio per questo i nostri prodotti sono pensati per essere sicuri, ma allo stesso tempo discreti, e con i nostri servizi cerchiamo di rispettare il vissuto emotivo e il bisogno di riservatezza che i nostri consumatori, gli uomini molto più delle donne, vogliono preservare, soprattutto quando iniziano a manifestarsi i primi episodi di perdite. Infatti, sulla nostra piattaforma online tena.it/uomini diamo la possibilità di richiedere un campione gratuito e riceverlo direttamente (e discretamente) a casa.

Allo scopo di soddisfare al meglio le esigenze di chi convive con le perdite, TENA offre una gamma di protezioni assorbenti che si adattano all’anatomia maschile e con diversi livelli di assorbenza a seconda della tipologia di perdite.
Inoltre, da diverse anni il brand è attivo con la piattaforma online www.solotusaiche.it, uno strumento pratico e concreto nel quale sono raccolti articoli, informazioni e suggerimenti sulla gestione quotidiana delle perdite urinarie e approfondimenti e curiosità che vanno dalla prevenzione, alla vita di coppia, dall’alimentazione allo sport.

*Fondazione italiana continenza