L’impresa torna a farsi promotrice di creatività, innovazione e cultura, con un progetto che è un nuovo mirabile esempio di impegno da parte di un’azienda nel sostegno e nello sviluppo della cultura contemporanea.

Nescafé® Dolce Gusto® ha scelto di raccontarsi attraverso l’arte e di supportarne la produzione con la convinzione che essa sia uno strumento privilegiato per interpretare il nostro tempo, per guardare alle cose in modo diverso e fare un’esperienza del mondo profonda e inconsueta.

#35ModernArt è il risultato di questa scelta: un premio e una mostra dedicati a 35 giovani artisti invitati a ripensare e raccontare nelle loro opere 35 bevande, sperimentando linguaggi, tecniche e approcci differenti. I protagonisti sono stati selezionati all’interno di NABA – Nuova Accademia di Belle Arti Milano. La natura del progetto ha incontrato un partner ideale in NABA, istituto dal profilo internazionale e fortemente orientato alla sperimentazione, che mira a integrare formazione, ricerca e produzione, promuovendo una visione interdisciplinare e interculturale.

Ciascuno dei 35 studenti presenti a #35ModernArt si è ispirato a una specifica bevanda, procedendo per associazioni legate alla forma, al colore, a un sapore, un nome, un sentimento, un momento della giornata, un luogo geografico, un modo di dire. Ne risulta un panorama dinamico e complesso, ricco di riferimenti alla cultura contemporanea e all’immaginario collettivo, così come alla storia dell’arte recente e passata. Se le bevande sono state il punto di partenza, le opere vanno ben oltre un riferimento letterale, toccando questioni connesse ad aspetti antropologici, sociali, economici, geografici e linguistici.

 #35ModernArt raccoglie queste originali interpretazioni di un prodotto la cui immagine, natura e storia è restituita in visioni stranianti e scenari insoliti.

L’idea di #35ModernArt prende il via da un’indagine sui riti e sulle tradizioni legati al consumo di bevande con una storia antichissima come il tè e il caffè. Partendo da una riflessione sui luoghi deputati a queste ritualità e sulle relative dinamiche socio-antropologiche, il percorso espositivo è scandito da una serie di ambienti e scenari che sono una reinterpretazione di questi luoghi, e da una serie di video, performance, sculture e dipinti che rivisitano in accezione contemporanea queste antiche tradizioni.

L’aspetto relazionale con cui alcuni di questi lavori sono concepiti rimanda alle atmosfere delle chaikhane (sale da tè) del Centro Asia, ma anche ai luoghi del “consumo culturale” occidentale, come il cinema, la biblioteca, o i luoghi di incontro e aggregazione come i bar e i caffè delle aree metropolitane. L’aspetto locale, rituale e sociale del consumo del tè e del caffè viene così reinterpretato alla luce di una dimensione globale in cui la tradizione si innerva e persiste con diversi richiami agli usi e alle condizioni odierne, testimoniando la capacità dell’arte di farsi chiave di lettura del presente.

www.35modernart.it