AAA Iodio cercasi per il 12% degli italiani: aver fatto le ferie di agosto al mare non basta. Ora servono latte e derivati

Assolatte: è indispensabile per lo sviluppo cerebrale del feto e per il corretto funzionamento della tiroide. Ma non si respira a bordo mare: per evitare la carenza di iodio, che colpisce il 12% degli italiani, occorre mangiare gli alimenti giusti. Come latte, yogurt, formaggi e burro, indispensabili sulla tavola del rientro dalle vacanze

Passeggiate sulla battigia, rinfrescanti bagni in mare e lunghe ore sulla spiaggia non sono bastati per assicurare agli italiani il pieno di iodio: diversamente da quello che si pensa, infatti, nell’aria (anche quella marina) ne rimane davvero poco e non viene assorbito tramite il respiro. L’unico modo per assicurarsi tutto lo iodio di cui l’organismo ha bisogno – ricorda Assolatte – è mettere nel piatto gli alimenti giusti, come pesce, crostacei, sale iodato e latte, yogurt, formaggi e burro, che non devono mai mancare nel menu del rientro al lavoro.

Solo seguendo una giusta alimentazione, sottolinea Assolatte, si riesce ad arrivare ai 150 microgrammi giornalieri ritenuti adeguati per un adulto secondo i Larn (Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana), ai 130 microgrammi per i ragazzi over 11enni e ai 100 microgrammi per i bambini sino a 10 anni. Durante la gravidanza e l’allattamento lo iodio è ancora più prezioso e il fabbisogno giornaliero sale a 200 microgrammi. Traguardi che ben pochi italiani riescono comunque a raggiungere.

La carenza di iodio è una delle poche carenze alimentari ancora esistenti in Italia. Ma è così preoccupante, soprattutto per i bambini, da aver spinto la Società italiana di Endocrinologia e Diabetologia pediatrica (Siedp) a realizzare una campagna informativa nelle scuole e negli asili di tutta Italia. Il deficit di iodio continua a essere la causa del gozzo e dei disturbi correlati, che colpiscono il 12% degli italiani. Nei bambini, inoltre, un insufficiente apporto di iodio è considerato causa di deficit intellettivi, neuro-psicomotori e della crescita perché lo iodio è indispensabile per lo sviluppo del sistema nervoso centrale, per l’accrescimento e per l’equilibrio del metabolismo.

Un corretto apporto di iodio assunto tramite i cibi è fondamentale anche per migliorare l’attività della tirodide, aiutando questa ghiandola a produrre la normale quantità di ormoni necessari al corretto funzionamento dell’organismo.

Non è dunque il caso di sottovalutare la carenza di iodio ma semmai di mettersi d’impegno per assicurarsi il necessario quantitativo grazie agli alimenti giusti. Oltre a usare sempre sale iodato e mangiare prodotti ittici (come pesci, crostacei e molluschi) un posto importante spetta anche a latte, yogurt, burro e formaggi, che sono un’importante fonte di iodio: i formaggi ne contengono 25-30 microgrammi ogni 100 g di peso, latte e yogurt dai 10 ai 20 microgrammi.

E poi i prodotti lattiero-caseari hanno una marcia in più perché con la loro varietà di gusti, consistenze e sapori, possono essere consumati in ogni momento della giornata in modo gustoso e vario. Inoltre incontrano il gusto di tutti consentendo di assumere iodio anche a chi non ama il pesce o ai vegetariani.

Per approfittare di tutto lo iodio contenuto negli alimenti bisogna, però, prestare attenzione agli abbinamenti in tavola perché alcuni alimenti (come spinaci, cavoli, soia, mandorle, ravanelli, pinoli, nocciole e arachidi) ne bloccano l’assunzione da parte dell’organismo e riducono la capacità della tiroide di regolarne il metabolismo.

(fonte Assolatte)

Nata nel 1945, Assolatte è I’associazione delle imprese italiane che operano nel comparto lattiero caseario. Le imprese che aderiscono ad Assolatte rappresentano, in termini di fatturato, oltre il 90% dell’intero comparto industriale nazionale del settore lattiero caseario.