[dropcap]I[/dropcap]l maestro Arnaldo Pomodoro in occasione dei 90 anni sarà festeggiato con una grande mostra antologica contemporaneamente a Milano, nelle sue sedi più prestigiose a partire dal 30 novembre 2016 fino al 5 febbraio 2017. A Palazzo Reale, l’esposizione curata da Ada Masoero, al Museo Poldi Pezzoli, della Triennale alla Fondazione Arnaldo Pomodoro, che coinvolgerà la città e i milanesi in un percorso di artistico di notevole importanza.
Quindi, un itinerario tra le opere più significative della lunga carriera del Maestro (nato a Morciano di Romagna il 23 giugno del 1926), che vedrà esposto alla Triennale di Milano, a cura di Aldo Colonetti, il progetto del Carapace, la cantina-scultura della tenuta umbra della famiglia Lunelli, illustrato mediante disegni, immagini e il modello in scala 1:20. Un progetto unico, che sfida i confini fra scultura e architettura, e che corona il lungo rapporto di stima e amicizia di Balla con la famiglia Lunelli. La mostra racconterà il percorso artistico di Arnaldo Pomodoro,a parire dal 1955 fino ai nostri giorni, attraverso una selezione dei suoi lavori più importanti.
Famoso per le sue monumentali sfere e dischi di bronzo dal perfetto equilibrio tra pareti esterne lucenti e complessi meccanismi nascosti, per le quali ha ricevuto i più prestigiosi riconoscimenti internazionali come il Premio Henry Moore nel 1981 e il Praemium Imperiale della Japan Art Association nel 1990. Fratello dello scultore Giò, è infatti considerato uno dei più grandi artisti contemporanei italiani,conosciuto e apprezzato anche all’estero per quelle opere caratterizzate dalle straordinarie volumetrie, in cui tutto si svolge all’interno, nelle “viscere” solo parzialmente svelate e racchiuse da pareti lisce nonché lucenti.
Dopo il “Disco” realizzato nel 1992 per i 90 anni delle Cantine Ferrari, il legame è suggellato da Centenarium, la scultura celebrativa dei 100 anni di Ferrari, che campeggia di fronte alla sede trentina: una spirale alta sei metri che rappresenta la gioia di vivere che si sprigiona quando si stappa una bottiglia di bollicine Trentodoc.
Da Ferrari a un’altra importante realtà del Gruppo Lunelli, i vini fermi prodotti in Trentino, Toscana e Umbria. Nel 2005 prende forma il sogno di realizzare una cantina unica, a Bevagna, situata nel cuore dei vigneti umbri delle Tenute Lunelli, dedicati alla produzione di Montefalco Sagrantino.

Un vino arcaico e potente come la terra che lo ospita, il Montefalco Sagrantino, che ispira subito il Maestro, il quale immagina un carapace, una grande cupola di rame, incisa da crepe che ricordano i solchi della terra, a proteggere il lavoro del’uomo nel creare e custodire il suo interno nettare.
Per quanto concerne il Carapace, questo è il nome dato da Pomodoro alla cantina è diventato dal 2012, anno della sua inaugurazione, un punto di riferimento artistico ed enologico per quanto riguarda il territorio, un luogo magico che sintetizza perfettamente il principio del Bello e del Buono a cui la famiglia Lunelli da sempre si ispira. Un’opera simbolo della vastità e versatilità del talento dell’artista, cui Milano si  appresta a rendere omaggio.

Giuseppe Lippoli