Si è conclusa la prima edizione di “Milano Moda Graduate“, una nuova manifestazione promossa dalla Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI), in collaborazione con Triennale di Milano e Piattaforma Sistema Formativo Moda,  l’associazione no profit che raggruppa 17 istituti tra Lombardia, Toscana, Napoli e Roma.

L’evento è nato con l’obiettivo di promuovere e celebrare il lavoro di eccellenza delle scuole di moda italiane, “Milano Moda Graduate” è stato studiato infatti per dare una visibilità differente a quello che sarà il Made in Italy di domani ma è anche uno strumento per le aziende, che possono entrare in contatto con l’offerta di 14 scuole di moda italiane in un’unica giornata.

La vincitrice è stata Giulia Guadagno dell’Istituto Marangoni di Milano tra 70 allievi provenienti da 14 istituti italiani, sette dei quali hanno fatto sfilare le loro creazioni in passerella . La giuria, composta da una serie di importanti editor e, tra gli altri, da Angela Missoni della maison Missoni, ha vagliato una selezione di oltre 400 outfit per nominare vincitore Giulia Guadagno.

Il premio CNMI, consistente in uno stage da Missoni, è stato invece assegnato a Francesco De Carli della Naba, mentre il premio Vogue Talents è andato ad Alice Illi dello Ied-Istituto europeo di design.

Queste le scuole coinvolte: Accademia della moda, Accademia di belle arti di Brera, Accademia euromediterranea, Accademia Galli, Afol moda, Ars sutoria, Domus academy, Ied moda, Istituto di moda Burgo, Istituto Marangoni, Istituto Modartech, Istituto Secoli, Naba-Nuova accademia belle arti e Politecnico di Milano.

Abbiamo incontrato prima della sfilata Michele Lettieri,  Presidente dell’Accademia della Moda :

“L’istituzione è nata 48 anni fa nel capoluogo campano, dove la creatività e l’artigianalità sono ben radicate. E’ in Campania che si sono formati creatori che poi hanno fondato imperi, tra gli altri: Ferragamo, Rocco Barocco, Mario Valentino, Marinella e Harmont&Blaine. Senza dimenticare che la Campania è la settima regione in Italia per numero di imprese attive nel tessile.”  Ha poi concluso “Il nostro costante percorso di crescita è stato premiato dal Miur tre anni fa,  come Accademia di Belle Arti ma occorre, però, una rivoluzione culturale che deve partire dai giovani, sui quali bisogna avere il coraggio di investire. Noi abbiamo una media annuale del 60-70% di assunti nell’anno successivo al termine degli studi” 

A parte qualche polemica dovuta alla tempistica e all’esclusione di alcune scuole pubbliche come lo IUAV -Istituto Universitario di Architettura di Venezia – o l’Accademia Costume e Moda di Roma non presenti per mancanza di fondi (contributo richiesto da Piattaforma di 10 mila euro per la sfilate e 5 mila per la presentazione standing) è auspicabile che le prossime edizioni vedano un maggiore coinvolgimento di altre scuole ed un pubblico sempre più vasto che possa ammirare il lavoro degli studenti che per la prima sono messi a diretto contatto con produttori e uffici stile per avvicinarsi al mondo reale delle passerelle.

Monica Basile