Il 1° aprile, a Milano, è stata inaugurata la XXI Esposizione Universale della Triennale di Milano, dal titolo “21st Century. Design After Design”, grazie al sostegno del Bureau International des Expositions (BIE), del Governo Italiano, del Comune di Milano, della Regione Lombardia, della Camera di Commercio di Milano e della Camera di Commercio di Monza e Brianza.

Fino al 12 settembre l’esposizione propone un articolato programma di mostre, eventi, call, festival e convegni diffusi in ben 12 sedi, dalla Triennale alla Fabbrica del Vapore, dal Pirelli HangarBicocca ai Campus del Politecnico, dal Campus della IULM al MUDEC, dal Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci a BASE, dal Palazzo della Permanente all’Area Expo, dal Museo Diocesano fino alla Villa Reale di Monza, sede storica delle prime Mostre Internazionali.

Scopo della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano è di decodificare il nuovo millennio ed individuare i cambiamenti che coinvolgono l’idea stessa di progettualità. La preposizione “after” – contenuta nel titolo “21st Century. Design After Design” – può essere intesa come “dopo”, in riferimento a una progettualità in quanto fatto posteriore o susseguente al novecento, oppure come “nonostante” in riferimento ad una progettualità che si fa largo, in via antagonista, a dispetto del persistere di condizioni ascrivibili al secolo precedente.

21st Century. Design After Design tocca questioni chiave come la nuova “drammaturgia” del progetto, che consiste, soprattutto, nella sua capacità di confrontarsi con i temi antropologici che la modernità classica ha escluso dalle sue competenze (la morte, il sacro, l’eros, il destino, le tradizioni, la storia); la questione del genere nella progettazione; l’impatto della globalizzazione sul design; le trasformazioni conseguenti la crisi del 2008 e l’arrivo del XXI secolo; la relazione tra città e design; i rapporti tra design e accessibilità delle nuove tecnologie dell’informazione; i rapporti tra design e artigianato.

L’esposizione è articolata in ben 20 mostre, di cui 11 mostre curate direttamente dal comitato scientifico della XX1T ed altre 9 realizzate in collaborazione con altri Musei, Enti, istituzioni, aziende. Non mancano 1 Orto Planetario, una Meeting/Bookroom in Area Expo nell’ambito di City After the city ed Esposizioni da oltre 30 paesi (Algeria, Canada, Cina, Corea, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Kazakistan, India, Iran, Messico, Polonia, Portogallo, Russia, Singapore, ecc).

Info, programma completo delle mostre e degli eventi: info@triennale.it – www.21triennale.org

Giovanni Scotti