Per tutto il mese di agosto, a Milano, in pieno centro città, tra i due padiglioni di Expo Gate di fronte al Castello Sforzesco, si può visitare l’installazione “’quantomais”, realizzata dallo studio A4A Rivolta Savioni Architetti

Quantomais è un progetto dal fortissimo impatto estetico – afferma Caroline Corbetta, curatrice del progetto – ma anche emotivo perché in grado di rievocare la memoria personale e collettiva. Tutti noi abbiamo un ricordo legato ai campi di mais, dalle campagne dell’infanzia alle numerose pellicole cinematografiche che li vedono presenti. Non dimentichiamo, poi, che in epoca spagnola dopo il Castello Sforzesco iniziava la campagna, quindi per Milano il campo di mais ha anche un valore simbolico di rievocazione del passato.

Il campo di mais, coltivato nella cascina Gambarina di Abbiategrasso, con oltre 1500 piante di quasi due metri di altezza, occupa una superficie di 360 metri quadrati.

Abbiamo scelto il mais –  ha dichiarato Giovanni Rivolta – per le sue caratteristiche architettoniche, l’abbiamo utilizzato come vero e proprio materiale da costruzione.

Il mais crescerà per tutto il mese di agosto nella piazza di Expo Gate e nelle piazzole al suo interno, dove si trovano anche piante aromatiche, girasoli, zucche e zucchine, e, a cura di Caroline Corbetta, si terranno laboratori per bambini, momenti musicali, letture, incontri su mobilità dolce e performance artistiche.

A fine agosto sarà possibile adottare uno o più moduli del campo attraverso il sito www.quantomais.org.

In questo modo il progetto perderà il suo carattere temporaneo e continuerà a vivere in altri punti della città – dice ancora Giovanni Rivolta – La scelta del mais è funzionale all’installazione, ma ha anche una valenza concettuale: il volume verde davanti al quale il visitatore si trova provoca in lui una sensazione di straniamento e altera la sua percezione.

Il mais produce un effetto di sorpresa – sottolinea la socia Nicoletta Savioni – ed è capace di creare nuove relazioni.