L’impressione che si ha visitando la Fiera dell’Alto Antiquariato di Modena, XXIX° edizione, è di passare di salotto in salotto, dove zone spaziose ospitano dipinti antichi, mobili, tappeti, gioielli e quant’altro possa rendere più piacevole la vita.

Tutto, di qualità altissima, sembra essere messo in risalto, trovando la propria naturale collocazione in modo armonico, rappacificante, in un susseguirsi di atmosfere diverse ma sempre raffinate. Non sarà difficile incrociarvi il famoso critico d’arte e mattatore di programmi televisivi Philippe Daverio, mentre commenta, da grande cultore del Bello, qualcosa che l’ha colpito o mentre acquista un pezzo che assolutamente non potrà mancare alle sue collezioni.

Un genius loci che si aggira a proprio agio, con leggerezza, tra le migliaia di oggetti esposti, interessanti non solo per originalità ma per pedigree spesso “da museo”.

Per discutere sul “naso” dei mercanti d’arte, per riflettere sul senso del collezionare oggi e sull’andamento del mercato dell’arte antica in Italia e all’estero, da appuntamento alle ore 17,30 di mercoledì 18 febbraio al “Salottino Daverio” in sala conferenze. Alla chiacchierata con lui non mancheranno la storica dell’arte Marina Mojana, il direttore di Arslife Paolo Manazza e Maurizio Cecconi, amministratore delegato di Villaggio Globale International. Perfetta conclusione dopo una passeggiata tra le variopinte arti decorative di Roberta e basta, i rasserenanti paesaggi veneti dei dipinti dell’800 di Paolo Campopiano, i mobili e le cornici della tradizione emiliana di Bertacchi, i pezzi d’antiquariato di Fondantico che conferiscono fascino ai luoghi dell’abitare con nature morte che non potrebbero essere più vive. Giusto per citare alcuni tra i 150 galleristi, selezionati tutti con grande rigore.

www.modenantiquaria.it

www.villaggioglobaleinternational.it

 

Autore: Maria Luisa Bonivento