Un susseguirsi di avventure, accompagnate dall’ineffabile sorriso e dal self control tutto british di Johnny Depp – alias Charlie Mortdecai-, dà un ritmo sostenuto al nuovo film Mortdecai, che vede in campo anche i bravissimi Gwyneth Paltrow e Ewan McGregor.

Gestire una torma di russi inferociti, i servizi segreti inglesi, una moglie dalle gambe chilometriche ed un terrorista internazionale non è cosa facile: per riuscirci, l’affabile mercante d’arte  e criminale part time diventa protagonista di una corsa contro il tempo in giro per il mondo, armato solo del suo fascino particolare e della sua bellezza, per recuperare un dipinto rubato, che si dice contenga il codice per accedere ad un conto bancario in cui era stato depositato l’oro dei Nazisti.

 Alla schiera di dispettosi farabutti, affascinanti poco di buono e astuti avventurieri interpretati negli anni da Johnny Depp, si aggiunge il personaggio di Charlie Mortdecai, aristocratico inglese sull’orlo del lastrico protagonista della nuova action comedy Mortdecai. Basato sul carismatico antieroe della popolare trilogia di Kyril Bonfiglioli, pubblicata in Italia da Edizioni Piemme (Don’t Point That Thing at Me – nelle librerie dal 10 febbraio –, Something Nasty in the Woodshed e After You with the Pistol), Charlie Mortdecai, bon vivant di professione e  occasionalmente attivo come mercante d’arte, è sempre sull’orlo del lastrico.

Cupi, satirici e dallo stile decisamente British, i romanzi che vedono protagonisti Charlie ed il suo braccio destro Jock Strapp sono spesso paragonati alle folli creazioni di P.G. Wodehouse, le famose storie di Jeeves e Wooster.

In Mortdecai, Charlie riesce a togliersi da situazioni scomode e allo stesso tempo esilaranti grazie al suo charme, ai suoi escamotage e alle sue truffe, mentre cerca di battere una schiera di supercattivi internazionali nella corsa contro il tempo per impossessarsi di un capolavoro di Goya senza prezzo, che potrebbe essere anche la chiave per mettere le mani su un patrimonio nazista finora inaccessibile.

Depp conosceva e amava già i romanzi di Bonfiglioli quando gli arrivò tra le mani la sceneggiatura. Chiese al suo amico e collega David Koepp di esaminarla dal punto di vista registico.

Prolifico sceneggiatore (Mission Impossible, Jurassic Park, Spiderman), nonché regista (Ghost Town, Senza freni), Koepp ha collaborato con Depp a Secret Window, adattamento cinematografico del romanzo di Stephen King, Finestra segreta, giardino segreto. “Quando lessi il libro, il personaggio di Mortdecai mi colpì molto”, racconta Koepp. “Saltò quasi fuori dalla pagina. Non mi sarei potuto immaginare nessun altro nel ruolo di Charlie, se non Johnny. Depp ha un talento incredibile nell’interpretare quei personaggi spregevoli, codardi, ma allo stesso tempo adorabili. Sembra che sia diventato il suo marchio di fabbrica, negli ultimi 15-20 anni”.

La bozza che Depp girò a Koepp era stata scritta dallo sceneggiatore Eric Aronson (On the Line). Aronson scoprì la trilogia di Mortdecai in una libreria vicino a Trafalgar Square, a Londra, quando lavorava per il governo inglese. “Sulla quarta di copertina, la trilogia veniva descritta come un incrocio tra P.G. Wodehouse and Raymond Chandler”, ricorda. “La cosa mi attrasse immediatamente”.

Ben presto, Aronson scoprì che le storie di Mortdecai godevano di un nutrito seguito, annoverando fan come gli attori Hugh Laurie e Stephen Fry e gli scrittori Julian Barnes e Craig Brown. “Si tratta del tipo di libri che passa di mano in mano. Ed è proprio così che Depp è venuto in possesso di una copia molto vecchia del romanzo”, racconta Aronson.

Il protagonista della trilogia, spiega Aronson, è motivato dalla necessità: “Charlie Mortdecai ha ereditato una vasta magione in campagna, ma è a corto di fortuna e di quattrini. Per rimpinguare le proprie finanze, Charlie diventa un mercante d’arte truffaldino, che usa la sua arguzia per guadagnare denaro attraverso accordi sotterranei. Nel film, Mortdecai e il suo braccio destro Jock Strapp sbarcano in America per impossessarsi indebitamente di alcune opere d’arte”, o, come direbbe Koepp, “Charlie si dedica alla vendita di lavori di dubbia provenienza”.

“È un individuo senza scrupoli, ma dal gusto impeccabile”, aggiunge il regista. “È sul lastrico e deve riscaldare quella casa gigantesca, la Mortdecai Manor; per questo, escogita un piano per farlo. La sua area di competenza sono le Belle Arti. Il fatto che le opere d’arte non necessariamente appartengano alla persona che gliele cede o che forse siano dei falsi non lo tange minimamente”.

Mortdecai vede protagoniste persone avvenenti dal gusto impeccabile nel vestire, che battibeccano con arguzia e fanno cose bizzarre. “Quello che serve è una trama abbastanza complessa da supportare un film su un colpo grosso, ma che non sia così complicata da appesantire questa commedia incredibilmente divertente”, osserva Koepp.

MORTDECAI – DAL 19 FEBBRAIO AL CINEMA

Durata: 107 Minuti

Con

Johnny Depp e Gwyneth Paltrow

e con

Ewan McGregor, Olivia Munn, Paul Bettany e Jeff Goldblum

 

Regia di David Koepp

Tratto dall’omonimo romanzo di Kyril Bonfiglioli pubblicato da Edizioni Piemme