La mostra multimediale Youthquake. Il desiderio di eterna giovinezza inaugurata alla Kunsthal di Rotterdam.

Non a caso intitolata “il terremoto della gioventù”, essa rivela la forte influenza che la giovinezza ha sulla nostra cultura dell’immagine, grazie ad abiti, fotografie e video.

Il mondo della moda offre eccellenti possibilità per essere – o almeno apparire – senza età.
L’aspirazione a rimanere giovani per sempre (o almeno ad apparire come tali) è un tema centrale nelle moderne strategie di marketing dei beni di largo consumo, oggi vigorosamente sostenute dai social media, che dell’immagine e dell’immediato sono fautori assoluti. 

Youthquake è dedicata a bambini cresciuti e ad anziani che appaiono giovani.

La mitica fontana dell’eterna giovinezza serve da prologo alla mostra, che prosegue esponendo abiti, fotografie e video (dagli anni ’60 a oggi), che dimostrano come moda e spettacolo celebrino la gioventù e la bellezza in tutte le sue forme.
I giovani non solo comprano, da irriducibili consumatori, ma “la gioventù vende”, in quanto fonte di ispirazione per una cultura visiva sempre più dominata da un’immagine corporea irraggiungibile: estremamente magra, bella e giovane.
Infine, un contrappeso speranzoso e critico al diluvio di immagini giovanili del XXI° secolo è fornito da alcuni anziani uccelli del paradiso, tra cui l’icona della moda 99enne Iris Apfel che ha detto: “Vorrei essere ricordata come la più vecchia adolescente vivente del mondo”.
L’abbigliamento speciale per bambini non esisteva prima del 1900. I bambini indossavano semplicemente lo stesso tipo di abbigliamento degli adulti. Le classi superiori usavano questi adulti in miniatura per mostrare la loro ricchezza.
Anche oggi i genitori mostrano il loro successo attraverso gli abiti dei loro figli, e sul tappeto rosso superstar come Beyoncé posano accanto ad adorabili copie di se stessi.
Nella mostra Youthquake il fenomeno “mini-me” è dimostrato da esempi di abiti per bambini riccamente decorati in pizzo e seta del 19° secolo, così come da capi delle collezioni contemporanee di abbigliamento per neonati e bambini di Dior e Gucci.
Gli anni ’90 sono stati un’epoca di super modelle come Kate Moss e Naomi Campbell. Le adolescenti dominavano le campagne e la passerella.
Youthquake mostra come nella pubblicità le modelle davanti alla macchina fotografica fossero sempre più giovani e magre.
Nel corso del decennio successivo, questa nuova immagine idealizzata ha cominciato a spostarsi e sono apparse crepe in questa rigida forma di rappresentazione.
Oggi, i marchi che si rifiutano di produrre capi di taglia XL, per esempio, possono aspettarsi un’ondata di critiche.
La mostra presenta il lavoro di fotografi come Ari Seth Cohen di New York e Harmen Meinsma di Rotterdam che mettono sotto i riflettori i modelli più anziani e il loro stile fuori dal tempo.
Ci sono anche esempi del “Granny Look” (il “look della nonna”) che è attualmente abbracciato da una generazione più giovane, così come il lavoro di stilisti come Walter van Beirendonck e Bas Kosters che stanno usando il mondo dei bambini come fonte di ispirazione per le loro collezioni.
L’impatto dell’età è diverso per ogni individuo.
Il film ‘Forever’ di Julika Rudelius del 2006 mostra americani sulla sessantina che si sottopongono alla chirurgia estetica come parte di una ricerca senza fine della giovinezza fisica.
E la serie fotografica di Juno Calypso zooma su ciò che le persone sono disposte a fare per sembrare più giovani: dall’indossare biancheria intima correttiva al farsi maschere facciali e filler.
Nel finale della mostra, i visitatori incontreranno l’eterna adolescente Iris Apfel. Questa 99enne icona di stile famosa in tutto il mondo pensa, vive e si veste come una persona giovane, mentre il suo stile unico offre contemporaneamente un contrappeso positivo all’adorazione della gioventù.
La mostra è realizzata in collaborazione con il Fashion Museum Hasselt. La casa di moda multidisciplinare MAISON the FAUX è responsabile del design e dell’allestimento.

https://www.kunsthal.nl/