Nella suggestiva cornice del Santuario di San Francesco di Paola (Cs) si è tenuta dal 20 al 22 ottobre 2016 l’undicesima edizione (la quinta in Calabria) di Aurea 2016, Borsa del Turismo religioso e delle aree protette. 

Aurea è una manifestazione emblematica della voglia di riscossa degli imprenditori, delle istituzioni e della popolazione calabrese contro la cultura della rassegnazione ed è anche un modo per svincolarsi dall’assistenzialismo statale presentando  valide iniziative imprenditoriali, insomma una kermesse che vuole dare impulso al turismo di due regioni italiane come la Calabria e la Sicilia, ricche di offerta turistica culturale, religiosa e naturalistica, unite in una collaborazione di sicuro successo.aurea2016
Aurea 2016 è stata un’occasione imperdibile per oltre 60 buyers italiani e stranieri e 200 operatori dell’offerta per conoscere i progetti messi a punto dalle Regioni Calabria e Sicilia al fine di mettere in risalto le peculiarità religiose e naturalistiche delle due regioni, importanti ed imprescindibili se si vuole fare turismo integrato in queste belle aree del sud italiano.
img_3213Il Presidente delle Regione Calabria Mario Oliverio durante la cerimonia di apertura della manifestazione ha sottolineato che nel corso dei mesi passati del 2016 si è registrato un notevole incremento del turismo in Calabria : +10% di turismo nazionale e +17% di turismo internazionale, dati incoraggianti, che, però, possono essere sicuramente migliorati. La partnership tra Calabria e Sicilia potrà portare benefici ad entrambe le regioni, perchè solo proponendo progetti comuni sarà possibile ottenere risultati migliori e ampliare il numero dei turisti che avranno come meta delle vacanze il Sud Italia. In particolare, Sicilia e Calabria possono migliorare le proprie performances turistiche specializzando l’offerta, con pacchetti turistici fatti su misura del turista di oggi, anche internazionale, che cerca vacanze brevi, ma ricche di esperienze diverse ed emozionanti.

Due le proposte principali: i luoghi delle minoranze etnico-linguistiche albanesi presenti nelle due regioni, che potrebbero essere molto attrattivi per i numerosissimi turisti che viaggiano per motivi religiosi e la vacanza attiva, nicchia di turismo di grande interesse, nell’ottica di un ampliamento e di una destagionalizzazione del prodotto turistico,  grazie alla proposta di pacchetti tematici costruiti ad hoc.

San Francesco di Paola

Santuario San Francesco di Paola

Di grande interesse il progetto calabrese che ha come fine quello di valorizzare ai fini turistici le aree dove ancora permangono  minoranze albanesi, molto particolari per le loro peculiarità, che spaziano dai riti religiosi di stampo ortodosso, ai canti, alle icone e alle feste religiose, ai ricchi costumi,  preziosi cimeli ormai introvabili. Per non parlare della gastronomia dei paesi albanesi, fatta di pietanze che sono una sorta di archeologia culinaria dell’Albania, conservata nel Sud Italia grazie alla diaspora degli albanesi, in fuga dalla loro terra in seguito all’invasione turca. Questo progetto coinvolge anche alcuni territori siciliani in cui sopravvivono alcune comunità albanesi, zone da preservare e da collegare in un turismo comune con la regione limitrofa, ispirandosi a San Francesco, il santo che la leggenda vuole abbia collegato le due regioni, servendosi  del suo mantello come imbarcazione per attraversare in modo miracoloso lo Stretto di Messina.

..ma non è tutto! E’, infatti, previsto un nuovo progetto, ancora in nuce, denominato Il Cammino del Sud, che mette insieme 5 regioni, ad ampliamento di quelli già realizzati. A dimostrazione che unendo le forze e le risorse si possono rilanciare territori dalle caratteristiche uniche, altrimenti dimenticati!

Claudia Di Meglio