Ad oltre un mese di apertura dell’Esposizione Universale vorremmo andare oltre le solite polemiche sui prezzi o sulla commercializzazione del tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” in quanto non riteniamo utile ribadire cose fin troppo scritte e dette senza considerare che l’EXPO è da sempre una manifestazione Profit in cui le aziende giocano il proprio ruolo con i loro brand e la loro forza commerciale.

Ciò che crediamo sia stato ottenuto è stato risvegliare le coscienze a livello internazionale su un emergenza così importante come quella del cibo e dell’alimentazione, è vero che forse questo è avvenuto più a livello Italiano che mondiale,  ma basta ricordare le parole di Papa Francesco nel messaggio di apertura dell’Esposizione Universale : “Il compito congiunto della Chiesa e dei Governi è globalizzare la solidarietà. Per questo Expo Milano 2015 è un ottimo punto di partenza, ma la sfida dovrà continuare”. Oppure il messaggio che il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha lanciato nel corso della conferenza stampa di presentazione della Giornata Mondiale per l’Ambiente:  “Expo Milano 2015 ha messo la centro delle sue iniziative la tutela del territorio e lo sviluppo sostenibile. Proprio dall’Esposizione Universale deve partire un segnale forte e chiaro: puntare sull’ambiente significa curare il pianeta” per capire che un primo obiettivo è stato raggiunto.

In questi giorni è partita la gara per recensire i padiglioni e per guide varie alla visita del sito, il nostro consiglio è : lasciarsi meravigliare!

20150602_Marco BalichOgni padiglione ha qualcosa di originale ed è emozionante scoprire da soli un finale con band hip hop o con karaoke strappa lacrime … non vi scriveremo in quali padiglioni sono ma vogliamo raccontarvi la nostra visita al Padiglione Italia casualmente vicini a chi ha ideato il concept di Padiglione Italia e dell’Albero della Vita, l’architetto Marco Balich.

Nei suoi occhi abbiamo visto meraviglia e stupore nel guardare le persone visitare il Padiglione Italia e sebbene non tutto sia adeguatamente spiegato come il quadro di Guttuso “La Vucciria” che moltissimi guardano senza capire cosa sia, speriamo che il Mercato al Buio inaugurato in questi giorni con le guide dell’Istituto dei ciechi di Milano porti centralità anche a questa opera del 1974.

In conclusione, che sia una rete brasiliana o un’ape inglese lasciatevi guidare dalla curiosità e ricordatevi che l’Expo non è una sagra di paese dove andare ad assaggiare il cibo ma è un viaggio nel globo alla scoperta dell’alimentazione nel rispetto del nostro pianeta.

Monica Basile