Photonic Art è il titolo dell’esposizione all’Art Fair di Lucca delle opere d’arte create dal famoso light designer  che da sempre si occupa di LUCE.

Se professionalmente ha studiato la fisica della luce applicandola per illuminare l’arte, non ha mai smesso di comporre artisticamente. “ Lungo il percorso della mia professione, Mestrangelo dichiara nel suo libro DIVA LUCE, ho progettato illuminazione  più adeguata all’oggetto d’arte, da Raffaello a Keith Haring, da Palazzo Te, al Colosseo, i miei fotoni artificiali hanno dialogato con l’opera, cercando sempre una simbiosi tra luce dipinta e luce fotonica, tra luce oggettiva visibile e luce interiore, spesso nascosta, custodita  o negata alla visione”.

Con lo studio di progettazione Light studio, Arte architettura Scenotecnica, da lui avviato nel 1994 e diventato una fucina d’idee realizzate con il supporto di un affiatatissimo team, ha operato a Palazzo Reale a Milano, dove è di casa, a Galleria Borghese a Roma, a Castel dell’Ovo a Napoli, a Palazzo Ducale a Genova piuttosto che a Palazzo Grassia Venezia. Ha dato luce alle opere d’arte più diverse dinamizzandone le atmosfere, entusiasta di immedesimarsi in epoche e luoghi lontani tra loro, in giochi teatrali di grande effetto.  “Non solo il fattore fisico, ovvero direzionare un flusso luminoso verso un determinato oggetto, affinché lo stesso possa rimandare  alla nostra soggettiva visione, una maggiore percezione di ciò che l’oggetto  vuole comunicare, comunicazione, questo è ciò che l’uomo compositore, artista con ogni materia  e pensiero composto nel manufatto vuole trasmettere all’uomo fruitore, sia che si tratti di un dipinto, di una scultura, di una fotografia o di una pergamena  del XIV secolo”

I suoi fasci di luce, metafisici e rituali, come bacchette magiche, hanno acceso, con fantasia ma anche con rispetto e precisione, la mostra AKBAR-grande imperatore dell’India, paese dove ancora oggi la luce è sinonimo di visioni sciamaniche e di illuminazione filosofica  e spirituale. Sono diventati bagliori di candele nell’allestimento della mostra Hogarth Reynolds Turner, con accenti e dissolvenze dalle tonalità ambra scuro che creavano atmosfere intime e accoglienti adatte all’arte del piacevole conversare.  Nella mostra Tesoro di Napoli, I capolavori del Museo di San Gennaro, allestita a Roma, la luce è intesa come divinazione degli eventi, ma anche come manifestazione dell’anima vorticosa e inquieta di un Popolo, il partenopeo, dove anche il folklore ha un suo ruolo. Vale la pena di citare altri due interventi su opere così diverse tra loro, ma proprio per questo ancora più intriganti. L’uno è l’illuminazione del San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci. Per realizzarne la luce idealizzata che comunica l’impressione di trovarsi in un luogo sacro, ricco di mistero enigmatico, oltre all’illuminazione dell’allestimento, composta con vari accenti, ha utilizzato due sagomatori cesellati a mano, invisibili all’occhio del pubblico, creati per circoscrivere la luce all’interno dell’opera che appare librarsi nella penombra. Questa stessa tecnica è stata previlegiata anche per dare luce alla Vierge di Lourdes, una luce bianca, quasi accecante, che rimane dentro la figura, non fuori, così che l’oggetto sembra brillare di luce propria.

A rendere sempre più attuale l’attività del team di Light Studio, composto anche da Iskra Mestrangelo, Alberto Cottarelli e Patrizia Savino, è il tener conto delle esigenze di conservazione delle opere d’arte, della qualità del flusso luminoso regolarmente testato e ovviamente del risparmio energetico.

Si tratta di un background potente, importante per apprezzare a pieno i lavori contemporanei di Giuseppe Mestrangelo esposti per pochi giorni al primo piano del Real Collegio di Lucca. Fil rouge nei manufatti dell’artista sono l’elettroluminescenza  e i led di ultimissima generazione.

Richiamo agli Haiku giapponesi sono le MAGIC WANDS, grandi bacchette magiche luminose che conservano dei moniti:  “alla luce dei fatti cala il buio…”, oppure “amo e trattengo, odio e rilascio”, o ancorail male non è un’altra cosa” escomode verità…menzogne rassicuranti”, brevi concetti poetici che inducono momenti di serena meditazione. Dio sa quanto ne abbiamo bisogno nei tempi assurdi che stiamo attraversando.

di Maria Luisa Bonivento

Lucca Art Fair
Piazza del Collegio 13
www.annilucebylightstudio.it – www.lightstudio.it