I foulard e le cravatte della Maison Cilento 1780 per ripercorrere la storia delle Ferrovie dello Stato fino agli anni Sessanta
«Il museo nazionale ferroviario di Pietrarsa di Portici è un luogo che splende di luce propria ed è un concentrato di tecnologia e intraprendenza. Un vero scrigno che va custodito e che è stato riaperto al pubblico per non essere un luogo per pochi ma aperto il più possibile» così il giornalista Virman Cusenza introducendo la presentazione della collezione di cravatte e foulard realizzata in esclusiva dalla Maison Cilento 1780 per la Fondazione FS italiane. «Può essere un accostamento curioso quello di una maison di moda e il mondo dei treni. Si è deciso di coniugare arte e storia – sottolinea Cusenza – per il fatto che si è trasferito su di un pezzo di seta le eccellenze del museo, cioè i treni». Per il giornalista Cusenza «ogni locomotiva rappresenta un pezzo della storia del nostro Paese. Questo evento è la dimostrazione che al Sud si possono fare le cose quando il territorio interagisce, ciò testimonia che la risalita è già iniziata ».
Gli fa eco l’Ingegner Luigi Cantamessa, Direttore Generale della Fondazione FS Italiane: «Il treno è tornato di moda, come era nell’Ottocento, grazie all’alta velocità. Negli anni Trenta era ancora di moda con la compagnia dei wagon-lit. Le carrozze erano tappezzate con velluti e tessuti meravigliosi come all’epoca dei romanzi di Agatha Christie; poi negli anni Sessanta si pensò che le autostrade e le auto erano l’obiettivo primario. Pertanto negli anni Settanta – precisa Cantamessa – non si prendeva più la cuccetta per trascorrere ore e ore in treno. Successivamente l’arrivo del Pendolino, che in un’ora consentiva agevolmente di spostarsi, cambiò la velocità di trasferimento degli Italiani e il treno ritornò di moda». E ancora Cantamessa «Il design permea tutta la storia delle Ferrovie con le uniformi dei ferrovieri in tessuto azzurro: più chiare in estate e più scure in inverno. La Maison di moda Cilento è nata 59 anni prima del primo treno. Ora il treno è ritornato di moda e ci auguriamo che tra qualche anno Cilento tornerà a disegnare la divisa storica dei ferrovieri».
La capsule collection, in edizione limitata ed esclusiva per Fondazione FS Italiane, nasce dalla partnership fra due aziende fortemente radicate nella cultura italiana, che condividono una storia fatta di impegno, passione e tradizione. Le cinque cravatte e i sei foulard che compongono la collezione riproducono fedelmente alcune delle locomotive e carrozze storiche esposte al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, dalle locomotive a vapore a quelle elettriche, fino alle “Littorine”, vera e propria icona del trasporto ferroviario anni Quaranta.
«Le cravatte e i foulard realizzati da Maison Cilento per Fondazione FS Italiane sono accessori eleganti e raffinati, come i mezzi d’epoca esposti al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa – ha dichiarato Luigi Cantamessa – per questo motivo siamo felici di ospitare la presentazione della collezione proprio in questo luogo, oggi interamente restaurato, che custodisce la memoria delle Ferrovie e parte della storia del nostro Paese».
Ugo Cilento, titolare della Maison Cilento fondata a Napoli nel 1780, come sua indole, mette il cuore e l’anima in quello che fa.
Cilento ha illustrato il motivo che lo ha spinto a disegnare e produrre, dopo sette mesi di lavoro, questa nuova collezione di foulard e cravatte: «Portare avanti un’eccellenza in un territorio come il nostro dove a volte il bello non combacia con il lusso non è facile. È un orgoglio aver disegnato le cravatte e i foulard per la Fondazione Ferrovie dello Stato. Per me è un ritorno al passato che rappresenta la storia d’Italia. Il museo dei treni di Pietrarsa è un luogo che trasuda energia e che non ha eguali. Queste locomotive trasmettono una forza eccezione, trascorrere anche solo cinque minuti nei locali del museo è un’emozione rivitalizzante». Continua Cilento «È per me un grande onore aver realizzato una collezione di cravatte e foulard per la Fondazione FS Italiane che ancora oggi custodisce il grande patrimonio storico delle Ferrovie Italiane. Considero Pietrarsa uno dei posti più belli al mondo, un luogo dove è possibile immergersi in un passato non troppo lontano, in un’Italia produttiva e in grande sviluppo con magnifici treni d’epoca che trasmettono un grande senso di forza e benessere ma soprattutto un luogo in grado, ancora oggi, di esercitare un grande fascino sull’immaginario di ognuno di noi». Queste poi le amare considerazioni di Ugo Cilento: «Napoli è una città che soffre da sempre e tutto quello che si fa richiede un maggiore impegno che altrove. Ci auguriamo che ci sia un recupero del popolo che deve migliorare e crescere e non deve chiudersi in sé stesso».
Ugo Cilento, titolare della Maison Cilento 1780, ha scelto personalmente i soggetti da raffigurare sui pregiati tessuti, studiando con cura i dettagli di ogni locomotiva. Uno dei sei foulard ritrae nella parte centrale la panoramica del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa e, sui lati, alcuni oggetti simbolo della ferrovia come il cappello da ferroviere, il faro e la ruota della locomotiva.
Le cravatte, realizzate a mano, rappresentano sulla pala principale i dettagli di ogni locomotiva. Le colorazioni sono state riprodotte fedelmente rispettando le tinte originali abbinate allo sfondo blu.
I foulard, in pura seta, riprendono i colori intensi che va dall’oro al rosso passando per il verde, per sottolineare il legame tra storia e moda.
La “M. Cilento & F.llo” fu fondata a Napoli nel 1780 e rappresenta una delle realtà̀ aziendali più̀ rilevanti del mondo della moda italiana, la Maison Cilento ha sede alla Riviera di Chiaia, nella splendida cornice di Palazzo Ludolf, ed è guidata da Ugo Cilento, ottava generazione della storica famiglia, che con passione, impegno, creatività̀ e grande serietà̀, è riuscito a far conoscere ed apprezzare lo stile Napoletano nel mondo.
Le conclusioni sono state affidate a Oreste Orvitti, Direttore del Museo che ha detto:
«Una delle strategie del Museo oltre a quella di rinnovarsi è quella di aprirsi al territorio esportando all’esterno la bellezza, portando fuori le locomotive attraverso la moda. Abbiamo in tal modo iniziato a dialogare. Ciò che vediamo disegnato sui foulard e le cravatte rappresenta la nostra storia. Pietrarsa è per noi un motivo di orgoglio e una speranza insieme. Sono oltre 200 mila i visitatori che vengono annualmente al museo. Tra i progetti futuri di Pietrarsa vi è quello di far raggiungere il museo dal mare». La sede espositiva è unica nel panorama nazionale, tra i più affascinanti musei ferroviari d’Europa ubicato, tra Napoli e Portici, proprio sul primo tratto di ferrovia costruito nella Penisola. Adagiato tra il mare e il Vesuvio con una spettacolare vista sul Golfo di Napoli, il sito rappresenta un unicum in Italia, sia per la ricchezza dei materiali conservati, sia per il fascino della sede. Si estende su un’area di 36.000 metri quadrati, di cui una parte è occupata da un meraviglioso giardino botanico con piante proveniente da tutto il mondo.
Conclude Cantamessa: «Il Miglio d’Oro è stato devastato all’epoca del boom economico da costruzioni selvagge dagli anni Sessanta in poi. Per fortuna ci sono state le Ferrovie a risanare questo luogo. Ci auguriamo che i nostri figli bonificheranno anche la zona nord e auspichiamo che tra due/tre generazioni il Miglio d’Oro ritornerà come era prima».
Harry di Prisco