Spossatezza e affaticamento sono i primi campanelli d’allarme di un basso livello di magnesio nel corpo. Le cause spesso vanno ricercate nella dieta e nei farmaci che assumiamo.

Per quanto sia una “macchina” straordinaria, anche l’organismo deve prima o poi fare i conti con gli anni e con i disturbi che sopraggiungono.

Non è inusuale infatti sentire di anziani affetti da stanchezza, debolezza e umore non proprio alle stelle. Tutti questi sintomi potrebbero essere collegati alla carenza di uno dei minerali più preziosi in natura. Stiamo parlando del magnesio, una sostanza che funge da vero e proprio regolatore del nostro organismo, agendo in più di trecento processi metabolici.

Perchè in età avanzata è più frequente che si verifichi una carenza di magnesio? Buona parte della responsabilità va cercata nella dieta alimentare, variare le abitudini a tavola può essere il primo step per riportare il magnesio a valori ottimali, ma ciò che invece è più difficile controllare sono disturbi gastrointestinali e soprattutto a livello renale, che possono talvolta interessare le persone anziane. La buona salute dei reni e dell’apparato digerente è fondamentale per trattenere il magnesio, al contrario una cattiva salute può impoverire le scorte del minerale e provocarne la carenza.

Inoltre, molti farmaci possono avere un effetto diuretico, provocando un’abbondante minzione e un’eccessiva perdita di magnesio. I sintomi? Tra i più frequenti, come detto prima, la stanchezza, ma anche perdita di appetito e nausea.

La buona notizia è che si può correre ai ripari, prima di tutto introducendo nella dieta tutti quegli alimenti ricchi di magnesio: cereali, legumi, verdura a foglia verde, frutta a guscio, e se ciò non bastasse ci vengono in aiuto gli integratori di magnesio, come Magnosol Integratore di Magnesio e Potassio (link), che aiutano a ristabilire l’equilibrio e darci subito pronta energia, senza mai dimenticare che anche questi vanno sempre abbinati ad una giusta ed equilibrata dieta.