Con l’arrivo in mostra, qualche giorno dopo l’apertura, de L’estasi di Santa Cecilia , proveniente da Bologna, si completa il percorso, nelle Sale delle Arti al secondo piano della Reggia di Venaria, di Raffaello e il sole delle arti, l’evento autunnale a corte, di scena fino al 24 gennaio prossimo.
Tutto è nato come idea dal restauro, presso il Centro della Reggia, di un arazzo della bottega di Peter van Aelst con l’episodio evangelico della Pesca miracolosa, basato su un cartone di Raffaello che ispirò altri arazzi tra Cinque e Seicento. Intorno a quest’opera si è costruito un percorso che parte da Urbino e dai maestri del pittore, Luca Della Robbia e il Pinturicchio in testa, per poi parlare della sua fortuna a Roma, ma anche del successo postumo, visto che ai quadri di Raffaello si ispirarono arazzi, monili, ceramiche, piatti.
Un ritratto quindi in un’ottica moderna, che vede Raffaello ispiratore di gadget in tema, come succede oggi nei bookshop dei musei. In mostra ci sono opere provenienti da tutta Europa,  dagli Uffizi ai Musei Vaticani, dal Palacio Real di Madrid al  Kunsthistorisches Museum di Vienna, dal Victoria and Albert Museum di Londra al Palazzo ducale di Urbino.
Raffaello e il sole delle arti aspetta i suoi visitatori dal martedì al venerdì dalle 9 alle 17, sabato, domenica e festivi (Natale escluso, in cui resta chiusa) dalle 9 alle 19, con biglietto a parte o cumulativo con la Reggia di Venaria.

Elena Romanello