L’agenzia ha realizzato una campagna multisoggetto, secondo una strategia tesa a promuovere una città dall’offerta molto variegata, che tuttavia non si è fermata al suo passato, ma è in grado di rinnovarsi e di ‘guardare avanti’. L’intenzione è quella di parlare di una città dinamica, moderna, innovativa e propositiva: una città che, dopo essere stata per tre volte capitale del mondo antico, oggi si presenta come moderna capitale, candidata tra le cinque finaliste per il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019, un titolo che vuole promuovere l’idea di “cultura che si rinnova” e di “tradizione che si accompagna con l’innovazione”. Ravenna diviene così ponte tra antico e passato, storia e contemporaneità, tradizione e innovazione, vecchio e nuovo.
In particolare, al MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna è possibile, fino al 15 giugno, vedere la mostra, mai realizzata prima “L’Incanto dell’affresco. Capolavori strappati da Pompei a Giotto, da Correggio a Tiepolo”. Un repertorio di assoluta bellezza e classicità raccontato attraverso la struggente armonia degli affreschi strappati.
Oltre 110 capolavori di Vitale da Bologna, Pontormo, Giambattista Tiepolo, Giotto, Pisanello, Luca Signorelli, Veronese, Annibale e Ludovico Carracci, Raffaello, Pinturicchio, Guido Reni, Andrea del Castagno, tra gli altri, protagonisti della mostra del MAR, curata da Claudio Spadoni e Luca Ciancabilla che si avvale del prezioso contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna.
La mostra, posta sotto l’Alto Patronato della Repubblica Italiana, si divide in sei sezioni, ordinate secondo un indirizzo storico-cronologico: dai primi masselli cinque-seicenteschi, ai trasporti settecenteschi, compresi quelli provenienti da Pompei ed Ercolano, agli strappi ottocenteschi, fino alle sinopie staccate negli anni Settanta del Novecento.