In occasione dell’evento Media Apero in cui ha avuto luogo la presentazione del libro “Max Blardone – oggetti, aneddoti e pensieri del nostro campione”, che ripercorre per immagini le vicende sportive e la vita del campione ossolano, un libro dal profondo contenuto emozionale realizzato per volontà del Fan Club Max Blardone ed il cui ricavato sarà interamente devoluto ad un progetto a favore delle popolazioni terremotate, l’artista Daniele Basso ha presentato l’opera “SuperMaxArciere”.
Un opera declinata in 2 dimensioni, con tiratura limitata a 35 pezzi, che contribuisce alla raccolta benefica di fondi voluta e organizzata da Max Blardone quale riconoscimento e incentivo ai benefattori che saranno stati i più generosi a fine progetto.
“Quando Max Blardone – spiega Daniele Basso – caro amico e autentico campione nella vita come nello sport, mi parlò del suo progetto, pensai all’importanza anche dell’Arte nei processi di ricostruzione fisici e morali delle aree colpite dal terremoto, e mi riproposi di contribuire… è nata così un’opera che è un grazie concreto, espresso attraverso l’arte, a chi aiuta queste famiglie, private della casa, dei beni e a volte degli affetti più cari, a “non mollare mai”!
L’Arte infatti aiuta a prendere coscienza del mondo attraverso le emozioni. Esprime l’essenza più profonda dell’uomo, che in essa trova la propria identità individuale e collettiva. Impossibile immaginare il significato di perdere tutto… ma in mezzo alla tragedia e al dolore della distruzione della materia, occorre curare anche lo spirito con la bellezza. Per ritrovare il coraggio di sognare il futuro, persino migliore del passato perduto. Per celebrare la vita con forza e dignità, e ridare lustro ad un pezzo meraviglioso d’Italia ed alla sua cultura d’eccellenza!
“E’ nata così un’opera – prosegue Basso – che trasforma “Super Max”, nella posa dell’Arciere, in simbolo non solo di vittoria a fine gara, ma anche di forza e determinazione di “chi non mollamai”. Consapevole che la vittoria si costruisce un passo dopo l’altro. In cui la freccia è metafora per andare oltre le difficoltà, nella direzione scelta. Oltre i propri limiti, verso nuove sfide, con coraggio e dignità. Trasformando la spinta alla sopravvivenza in desiderio e ricerca di un mondo migliore”.
Daniele Basso, artista profondamente legato all’Alta Badia, autore nel 2015 per il 30° anniversario della Coppa del Mondo di Sci, della scultura GIGANT alla partenza della Gran Risa, come dell’opera “Coke Its Me” voluta da Coca Cola per i 100 anni della bottiglia Contour, simbolo universale del brand, e di diverse mostre ed eventi in gallerie e musei in tutto il mondo, èorgoglioso di questa nuova iniziativa con l’amico Max Blardone.
“Un progetto – conclude Basso – che sono entusiasta prenda il suo via in Alta Badia dove l’affetto degli amici Badioti ci fa sentire tutti un pò a casa fuori casa. Dove la bellezza mozzafiato del territorio ci ricorda la gioia di vivere ed ispira l’Arte con sentimenti di grande energia”.
Informazioni utili:
TitoloSuperMaxArciere
Artista Daniele Basso
Anno2017
Dimensionigrande: L27xH30xP13 cm / piccolo: L16xH18xP8 cm
Tecnicaacciaio lucidato a specchio
Edizionigrande: 5+1 P.A. / piccolo: 30+5 P.A.
Cenni biografici Daniele Basso
Laureato in Economia (Italia e USA), in Design (tesi esposta al Carrousel du Louvre, Paris) e Comunicazione a Milano. Ha lavorato a Parigi e New York (Versace) e Milano (Publicis e FCA). Nel 2011 la mostra Sign Off Design (curatore Luca Beatrice) per la 54. Biennale di Venezia, è al Padiglione Italia (curatore Vittorio Sgarbi), ed entra nella permanente del Museo del Parco di Portofino (curatore Serena Mormino). Nel 2012 la personale alla Rivabella Gallery di Lugano (CH). Nel 2013 è invitato all’evento OverPlay (55. Biennale di Venezia), espone a CUBO Unipol (Bologna) e in Vaticano. Nel 2014 è ospite a Dubai e a Saint Petersburg durante le art week. Nel 2015 la personale alla Ca D’Oro Gallery di NYC-Chelsea, la scultura Coke It’s Me prima ad Expo Milano, poi alla GAM di Roma (curatore Luca Desiata – pptArt) e infine nella permanete del World of CocaCola Museum di Atlanta, la collettiva OPEN a Venezia per il Film Festival e la 56. Biennale d’Arte (curatore Serena Mormino), e l’opera Gigant per Ski World Cup Alta Badia – Dolomites (UNESCO Park Dolomiti). Nel 2016 la collettiva alla Contini Art Factory di Venezia, l’opera pubblica Aquamantio (Mosca 1916 – Biblioteca Civica di Biella – curatore Marco Marelli) e l’opera Aureo per il Museo del Segno e della Scrittura di Torino (curatore Ermanno Tedeschi). Nel 2017 l’antologica Reflections ad Argenta (curatore Irene Finiguerra), le mostre Luce & Pensiericon Paolo Amico a Palazzo Polignac Venezia, Filari di Luce con Dado Schapira nei Poderi Gianni Gagliardo e la personale alla Galleria Ferrero di Ivrea, tutte a cura di Ermanno Tedeschi. Negli anni ha collaborato per svariati premi in competizioni sportive e di beneficienza tra cui Casa Sanremo Award (67° Festival di Sanremo), Star Team Monaco (S.A.S. Principe Alberto II di Monaco), Rossocorsa Ferrari, Inter Footbal Club, Ski World Cup, Mila Schon e Porche Italia. Dal 2006 collabora con diversi studi d’architettura nazionali ed internazionali per opere e installazioni d’arte in concorsi, grandi opere e settore privato, tra cui la Stazione FS Bologna, Expo Dubai 2020, riqualificazione del Parco Centrale della città di Prato, Concorso per il Memoriale della Shoa a Bologna, la riqualificazione del Borgo di Biella Piazzo.