La legge di riforma della sanitá regionale è stata scritta, con una serie di novitá. Ora bisognerá implementarla, ma per quello serve la volontá politica. Il nodo principale è la medicina territoriale. Lo ha detto Alfredo Robledo, Consulente giuridico dell’Assessorato al Welfare, Regione Lombardia, all’iniziativa Salute Direzione Nord “Un cambio culturale: la salute da costo a valore sociale”.

‘Ripensare la sanitá. Ripartire dalle basi del sistema’ è il tema sul quale si sono confrontati Alfredo Robledo, Consulente giuridico dell’Assessorato al Welfare, Regione Lombardia; Annarosa Racca, Presidente Federfarma Lombardia; Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI; Furio Zucco, Presidente Associazione Scientifica Science and Therapy e Presidente Associazione Presenza Amica Onlus; Riccardo Caccialanza, Direttore UOC Dietetica e Nutrizione Clinica, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo; Carlo Gabelli, Direttore CRIC, Centro Regionale Invecchiamento Cerebrale, Azienda Ospedale Università di Padova.

Alfredo Robledo ha spiegato quali sono i punti principali della riforma della sanitá lombarda: “Uno è la medicina territoriale. C’è la necessitá di una motivazione forte per i medici di medicina generale, che sono stati un po’ lasciati abbandonati a se stessi, e con una struttura giuridica complessa. Ora sono isolati, e vanno inseriti in un quadro in cui abbiano strumenti, rapporti, un’aggregazione vera, che dia loro dignitá, e gli riconosca anche il compenso economico”. Secondo Robledo vanno “rimotivati. Tra l’altro molti sono in via di pensionamento e si aprono parecchie possibilitá per i giovani, che peró vanno motivati. Bisogna dargli considerazione, dignitá, funzioni”.

Annarosa Racca (Federfarma Lombardia)Aiuteremo a vaccinare anche le persone che non vogliono”

Sempre sulla medicina territoriale e i servizi ad essa collegata, è intervenuta Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. che ha evidenziato il ruolo delle farmacie durante la pandemia, rimaste “sempre al fianco della gente, lavorando come partner per la Regione”, offrendo servizi come i tamponi e a breve le vaccinazioni. “Aiuteremo quelle persone che non vogliono vaccinarsi. Bisogna vaccinarsi, questo è il ruolo della farmacia, serve come struttura sanitaria, perchè è capillare e vicino alla persona, e in questo senso dovrá andare la nuova legge regionale, a cui noi vogliamo contribuire.

Altro punto della riforma della sanitá regionale è quello che riguarda gli ospedali privati. “Uno dei nodi essenziali, che puó essere fonte di una forte spinta o forte opposizione, è quello degli ospedali privati – ha continuato Robledo – I privati fanno parte della societá, sono uno strumento che va visto in un’ottica di complementarietá, nel rispetto reciproco degli interessi, ma la medicina è per la gente. Ai privati va data maggiore dignitá, ma anche piú responsabilitá”.

L’approvazione della legge di riforma dovrá ora passare per “l’approvazione delle forze politiche. Oltre alla scrittura c’è l’implementazione. Se le due cose non si fanno insieme. sará un disastro analogo a quello della legge Maroni, che non ha funzionato anche perchè non c’è stata l’implementazione – ha concluso -. La famosa eccellenza della sanitá lombarda c’è per i grandi ospedali, ma l’eccellenza vera si vede anche sul territorio, se no, non è eccellenza vera”.
La kermesse degli Amici delle Stelline – fondata da Fabio Massa – è organizzata da Inrete Srl e Fondazione The Bridge, con il patrocinio di Regione Lombardia.