Focus sul big match della ventiseiesima giornata tra Napoli e Milan.
Finisce in parità con i partenopei che falliscono l’opportunità di superare la Juventus in vetta alla classifica, restando a una lunghezza di distacco. Avaro di emozioni il primo tempo che si accende nel finale con i lampi di Insigne e Bonaventura.
Molto più movimentata la ripresa dove gli azzurri cingono d’assedio i rossoneri prendendo anche un palo con Mertens. Gli uomini di Mihajlovic si limitano a ripartire in contropiede ma l’occasione più ghiotta capita agli uomini di Sarri proprio allo scadere: El Kaddouri da due passi tira addosso a Donnarumma e svaniscono così i sogni degli azzurri. Un punto fa comodo ai rossoneri che restano sesti, a quattro lunghezze dai cugini nerazzurri.
Che rialzano la testa battendo una dimessa Sampdoria, il cui successo manca da un mese e mezzo(derby con il Genoa dell’Epifania ndr). Dopo un primo tempo soporifero in cui l’Inter si porta in vantaggio con D’Ambrosio, nella ripresa gli uomini di Mancini dilagano con Murillo e l’ex Icardi. Ma nella seconda frazione è la Sampdoria ad avere le occasioni migliori con Quagliarella(buona prova la sua), Ranocchia(un disastro in fase di ripiegamento difensivo) e Muriel. Alla fine l’ex granata trova la zampata vincente ma è troppo tardi.
Gli uomini di Montella vengono scavalcati in classifica dai cugini rossoblu e si ritrovano da soli al quartultimo posto, a soli più due dal Frosinone. Si blocca, invece, la striscia positiva di quindici vittorie consecutive dei campioni d’Italia della Juventus fermata sul pari dal Bologna. Bianconeri con la testa al Bayern e i felsinei ne approfittano strappando un pari prezioso e meritato.
Gli uomini di Allegri sprecano molto e trovano una difesa rossoblu attenta a chiudere i varchi. Vince la Roma che disintegra un sempre più martoriato Palermo, con problemi sia tecnici che societari. La squadra è all’ennesimo cambio in panchina con la gestione bis di Iachini, già esonerato a inizio stagione da Zamparini. Ma nell’immediata vigilia neanche la Roma era molto serena, con il diverbio Spalletti-Totti che ha portato alla mancata convocazione di quest’ultimo per la sfida contro i siciliani.
Alcune dichiarazioni del capitano giallorosso non sono piaciute al tecnico toscano che ha deciso di escluderlo dall’elenco degli arruolabili. I capitolini, in ogni caso, si impongono sui rosanero con autorità rifilando alla truppa di Iachini una pesante “manita”. Giallorossi che restano al quarto posto, a due lunghezze dalla terza posizione occupata dalla Fiorentina.
Che ha la meglio su un’Atalanta la cui vittoria manca da undici turni, riuscendo a portare a casa un successo esterno importante in chiave Champions. Torna alla vittoria casalinga il Sassuolo dopo un stop di oltre tre mesi, salendo al settimo posto. Una sfida in salita per gli uomini di Di Francesco che reagiscono allo svantaggio iniziale sconfiggendo l’Empoli per tre a due. Non va oltre il pari a reti bianche la Lazio a Frosinone, in un derby laziale del tutto inedito.
Gli uomini di Pioli non riescono a sfondare il muro ciociaro eretto da Stellone, con i padroni di casa che hanno avuto nel primo tempo alcune occasioni per portarsi in vantaggio. Un pari che serve maggiormente agli uomini del tecnico romano che si portano a soli due punti dal quartultimo posto, mentre i biancocelesti salgono a quota 37. Seconda successo in campionato per l’Hellas Verona che si aggiudica il derby con il Chievo, tornando a sperare in una salvezza che comunque appare difficile.
Torna alla vittoria casalinga pure il Genoa dopo un mese di digiuno e si allontana momentaneamente dalla zona calda, ora distante cinque punti. Nelle altre sfide importante punto esterno del Carpi che blocca un Torino che tra le mura amiche non sa più vincere: risale a più di un mese e mezzo fa l’ultima vittoria. I granata sprecano molto e alla fine il pareggio è il risultato più giusto. Boccata d’ossigeno, invece, per gli emiliani la cui classifica resta comunque critica con venti punti in ventisei partite.
Stefano Sconti