Focus su Juve-Napoli, la tanto attesa sfida scudetto della sesta giornata di ritorno. La spunta la Juventus nel finale grazie a un gol di Zaza, al termine di una gara equilibrata. I bianconeri balzano in testa alla classifica superando proprio i partenopei. Un duello che sarà appassionante fino alla fine, con gli uomini di Allegri che diventano per la prima volta in questo campionato primi in classifica.

Bene il Milan che batte il Genoa e mantiene il sesto posto, mettendo nei guai i rossoblu, ora quartultimi insieme ai cugini blucerchiati. I rossoneri si portano in vantaggio nel primo tempo con Bacca, al suo decimo sigillo in campionato. Nella ripresa raddoppiano con un tiro da fuori di Honda e nel recupero l’ex Cerci rende meno amara la sconfitta. Gara dominata dai rossoneri che hanno avuto però la colpa di non chiuderla definitivamente: diverse le occasioni da rete sciupate dagli uomini di Mihajlovic, palo di Montolivo compreso. Se Il Milan ride, di certo non può farlo l’Inter, sconfitta nell’altro big match di giornata contro la Fiorentina.

I nerazzurri falliscono l’opportunità di superare la Roma e scivolano al quinto posto, a due lunghezze dai giallorossi. La Viola, invece, resta terza, in piena zona Champions. Una partita che si era messa bene per gli uomini di Mancini che nel primo tempo avevano trovato il vantaggio con Brozovic in contropiede. Reagiscono però bene gli uomini di Sousa che cominciano a macinare gioco e nella ripresa pervengono al pareggio con Borja Valero. Convulso il finale: l’Inter resta in dieci e prende il secondo gol nel recupero, perdendo l’incontro. Intanto anche i toscani restano in dieci per l’espulsione dell’ex Zarate, reo di aver messo le mani in faccia a Murillo. Al fischio finale i nerazzurri rimangono anche in nove per un applauso ironico di Kondogbia all’arbitro. Al di là del nervosimo in campo, la vittoria degli uomini di Sousa è parsa piuttosto chiara con un dominio territoriale netto. L’Inter, con un Icardi impalpabile, si è limitata alle sparute ripartenze offensive che non ha sortito grandi effetti. Continua la marcia della Roma che espugna Modena con un perentorio tre a uno. La cura Spalletti sta sortendo buoni effetti, con la quarta vittoria in quattro partite. Non è stata una gara affatto semplice per i capitolini con gli emiliani pronti a vendere cara la pelle. Ritmi blandi nella prima frazione, rotti da una traversa di Salah. Molto più movimentata la ripresa con i giallorossi che pervengono al vantaggio con Digne. Gli uomini di Castori, però, sono vivi e dopo quattro minuti pareggiano con Lasagna, al terzo centro in serie A. Da notare che tutte le reti sono state segnate da subentrato, segno che il giocatore rende meglio se utilizzato a partita in corso. Gli uomini di Spalletti, comunque, nel finale acciuffano la vittoria con Dzeko e Salah, portandosi al terzo posto. Per Il Carpi una sconfitta onorevole che rende però ancora più deficitaria la situazione di classifica: penultimo posto con 19 punti. Nelle altre sfide preziosi tre punti salvezza per il Frosinone che espugna il “Castellani” di Empoli, mentre il Torino torna al successo dopo più di un mese, trovando i tre punti al “Barbera” di Palermo.

Per gli amanti della cabala, i granata non vincevano in Sicilia dal lontano 1962. Una vittoria che fa morale, consentendo agli uomini di Ventura di avanzare di una posizione, agganciando il Chievo all’undicesimo posto. Continua la crisi per i rosanero, ora a soli più quattro sulla zona calda. Successi per Bologna e Lazio che vincono contro Udinese e Verona, mentre si dividono la posta Sampdoria e Chievo contro Atalanta e Sassuolo.

Stefano Sconti