Archiviata la pratica scudetto, il focus della terzultima giornata di campionato è su Champions, Europa League e lotta per non retrocedere. Sorride il Napoli che nel posticipo di ieri risponde alla Roma vincendo di misura contro un’Atalanta priva di motivazioni.
Va a segno Higuain che si conferma capocannoniere del campionato con 32 centri in 36 partite. Due ore prima la Roma aveva superato momentaneamente i partenopei, vincendo in rimonta contro il Genoa. Determinante nella sfida di Marassi ancora capitan Totti, al quarto centro in quattro gare.
In orbita Europa League male Milan e Inter che raccolgono in due la miseria di un punto. I nerazzurri vengono stesi domenica sera dalla Lazio, in una gara in cui praticamente non si sono quasi mai fatti vedere dalla parte di Marchetti. Gli uomini di Mancini restano per l’ennesima volta in 10 per l’espulsione di Murillo, rinunciando definitivamente alla corsa Champions.
Per i meneghini resta l’Europa League e saranno determinanti le prossime due sfide per evitare di disputare i preliminari.
E non fa certo meglio il Milan che scivola al settimo posto e mette a serio repentaglio la qualificazione europea, obiettivo sensibile a inizio stagione. Brutta prestazione degli uomini di Brocchi, che dopo il primo tempo sono già sotto di due reti.
I rossoneri riacciuffano la partita per i capelli al 92’ con un rigore dubbio, conquistando un punto che ha il sapore di una sconfitta.
Le prossime due gare saranno determinanti per il Milan che non può certo fare grande affidamento alla Coppa Italia: di fronte si troverà una Juventus che vuole mettere un altro trofeo in bacheca.
E torna a nutrire una leggera speranza con il pareggio al Meazza il Frosinone che dovrà collezionare sei punti nelle altre due sfide. Balzo in avanti del Sassuolo che supera i rossoneri e si porta al sesto posto.
I neroverdi hanno ragione di un già retrocesso Verona e sperano addirittura di agguantare la Fiorentina al quinto posto, fermata dal Chievo. Nella zona calda, invece, è vera bagarre: tre squadre invischiate, oltre al già citato Frosinone. Si tratta di Palermo, Carpi e Udinese.
I siciliani con il successo sulla Sampdoria nutrono delle speranze, ma non potranno fare più passi falsi; il Carpi, invece, con la sconfitta prevedibile contro la Juventus si è complicato ulteriormente la vita. E di certo non può stare tranquillo l’Udinese, nonostante manchino solo due punti alla matematica permanenza in A.
I friulani al Dacia Arena incassano una “manita” dal Torino, che non segnava cinque reti in trasferta da tre anni(Atalanta-Torino del 2013).
Gli uomini di Ventura si riscattano dopo le due sconfitte consecutive, ma gli uomini di De Canio hanno dimostrato un’incredibile pochezza in fase difensiva. Finisce, infine, a reti bianche Empoli-Bologna, con le due compagini che non hanno più molto da chiedere al campionato.
Stefano Sconti