Lo studio MIKARA, pubblicato nel 2023 sulla rivista Nutrients, dimostra come una combinazione di trigliceridi a media catena (MCT) e fibre possa migliorare l’artrite reumatoide e lo stato nutrizionale dei pazienti.
Questa recente ricerca clinica apre, quindi, nuove prospettive nella gestione nutrizionale dell’artrite reumatoide (AR), una malattia cronica sistemica che colpisce milioni di persone nel mondo, causando dolore articolare, rigidità e un impatto significativo sulla qualità della vita.
Artrite reumatoide e stato nutrizionale: un bisogno spesso trascurato
L’artrite reumatoide si manifesta non solo con sintomi articolari, ma anche con difficoltà meno evidenti come affaticamento, perdita di appetito e problematiche nella preparazione dei pasti. Questi fattori spesso provocano carenze energetiche e deficit di fibre, elementi essenziali per il mantenimento del benessere generale e del sistema immunitario.
In questo contesto, la gestione nutrizionale assume un ruolo fondamentale ma spesso ancora insufficiente nelle terapie convenzionali.
Lo studio MIKARA: risultati e significato clinico
Il trial clinico MIKARA ha coinvolto pazienti con AR per 16 settimane, con una metodologia in doppio cieco e gruppo placebo.
I partecipanti hanno assunto Mikara Shake, un integratore formulato con MCT e fibre solubili e insolubili, estratte da fonti naturali come bambù e psillio.
I risultati hanno evidenziato una riduzione significativa dell’attività della malattia, misurata tramite l’indice SDAI (Simplified Disease Activity Index). Inoltre, è stata osservata una correlazione positiva tra l’assunzione del Mikara Shake e l’aumento dei livelli ematici di beta-idrossibutirrato (BHB), un corpo chetonico prodotto durante la chetogenesi, che rappresenta una fonte energetica rapidamente disponibile e possiede note proprietà antinfiammatorie.
Le fibre presenti nella formulazione hanno permesso il raggiungimento del fabbisogno giornaliero raccomandato, migliorando la funzione intestinale e prevenendo le carenze frequenti nei pazienti con AR, contribuendo così a un miglioramento complessivo dello stato di salute.
Verso un supporto nutrizionale personalizzato per l’artrite reumatoide
La Prof.ssa Francesca Ingegnoli, reumatologa e docente presso l’Università degli Studi di Milano, sottolinea come “i pazienti con artrite reumatoide affrontano quotidianamente difficoltà che vanno oltre il dolore articolare: affaticamento e limitazioni fisiche rendono difficile mantenere una dieta adeguata, peggiorando condizioni metaboliche già compromesse”.
Secondo Ingegnoli, “lo studio MIKARA dimostra che un supporto nutrizionale mirato, basato su MCT e fibre, può integrare efficacemente la terapia farmacologica, migliorando il quadro clinico e la qualità della vita del paziente”.
Mikara Shake: innovazione nutrizionale al servizio della cura
La formulazione Mikara Shake, sviluppata da Dr. Schär, rappresenta un esempio concreto di come l’innovazione in campo nutrizionale possa supportare un modello di cura multidimensionale e personalizzato, sempre più richiesto dalla medicina moderna.
Il prodotto è stato pensato per essere semplice da assumere, facilmente integrabile nella routine quotidiana e non invasivo, caratteristiche che favoriscono una maggiore autonomia del paziente, riducendo lo stress legato alla gestione alimentare e migliorando il benessere psicofisico complessivo.
Impatti positivi sulla vita quotidiana dei pazienti
Oltre ai miglioramenti clinici, lo studio MIKARA sottolinea l’importanza di un approccio nutrizionale che agisce anche sul piano pratico della gestione quotidiana della malattia.
La facilità di utilizzo di Mikara Shake contribuisce a rafforzare la motivazione, l’aderenza alla terapia e il mantenimento di uno stile di vita equilibrato, aspetti spesso trascurati ma essenziali per il successo terapeutico a lungo termine.
La nutrizione come alleato nella gestione dell’artrite reumatoide
L’esperienza dello studio MIKARA offre una nuova leva per migliorare la gestione dell’artrite reumatoide, mettendo in luce il ruolo strategico di MCT e fibre nella terapia integrata. Questa ricerca rappresenta un passo avanti importante nel riconoscimento del supporto nutrizionale come componente fondamentale per la cura personalizzata e multidimensionale della malattia.