La campagna elettorale impazza.

Alleanze più o meno larghe, strette, lunghe, corte, con le inevitabili promesse qualunquiste per cercare di accaparrare più voti possibili e diminuire il tasso di astensionismo, ormai prossimo al 50%.

Bonus, superbonus, prebende di ogni genere bipartisan, senza veri programmi strutturali, sostenibili economicamente, con una visione futura ampia.

Durante, la tanto vituperata Prima Repubblica , pur con elargizioni ” a piene mani” , vi era una visione di Paese nel solco delle tradizioni partitiche e ideologiche.

Oggi sarebbe opportuno chiedere agli schieramenti politici che si presenteranno alle elezioni del 25 settembre, se non sia giunto il momento di dare risposte concrete e soluzioni fattibili per risolvere i più vecchi, gravosi, onerosi “problemi” che ostacolano un vero cambiamento e una vera ripartenza dell’ Italia.

Primo, l’evasione fiscale.

Centoventi miliardi (120!) di euro, si stima l’evasione annua.

Ecco, le formazioni politiche inizino ogni dibattito politico, ogni intervista, ogni dichiarazione, ogni comizio elettorale, ogni programma, da questo argomento così spinoso. Quali soluzioni, quali elementi si appronteranno per ridurre , diciamo, di almeno il 50% questo male atavico che ha distrutto e sta distruggendo l’economia italiana.

Seconda questione vitale per il Governo che verrà.

Salute pubblica.

Quali sono gli investimenti previsti per uscire dalla pandemia e avere un servizio sanitario nazionale efficiente e moderno.

Proposte concrete, fattibili e di immediata attuazione.

Terzo argomento.

La riforma costituzionale degli organi legislativi e governativi.

Non boutade inutili, solo per calmare la rabbia dei cittadini nei confronti della politica, ritenuta fannullona e vorace delle risorse pubbliche, come il taglio dei parlamentari che ha determinato la mancanza di rappresentatività di intere zone del Paese, ma un sistema rappresentativo con il “vincolo di mandato” onde evitare cambi di casacca durante la legislatura (in quella appena terminata, sono 304 , numero non ancora aggiornato rispetto le ultime scissioni), e elezione diretta del Capo dello Stato con riduzione del mandato a 5 anni (come avviene dal 2002 in Francia).

Tre temi “vitali” non più procrastinabili nell’esecuzione che , finora nessuno schieramento politico ha enunciato in questo inizio di campagna elettorale “balneare”.

Qualunquismo, queste tematiche ?

Non direi, questioni vitali per evitare il fallimento del Pese Italia.

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Massimo Puricelli
Castellanza(VA)