Giovedì 27 novembre si è svolta l’inaugurazione di Tutti Fritti, il nuovo locale milanese interamente dedicato al fritto.
L’idea è di Matteo Denti, giovane milanese, un passato nella moda (è uno dei fondatori del celebre brand HSL) e una tradizione familiare nella ristorazione. Grazie alla sua esperienza come direttore creativo ha capito il segreto per il successo: la specializzazione. “Se fai bene qualcosa, allora vale la pena declinarla in tutte le sue forme e colori: così ho deciso di specializzarmi nel fritto”.
La zona è quella che vede sorgere in continuazione nuovi trend, dove il pubblico è più recettivo, e che a Matteo piace talmente tanto da averla eletta a sua dimora nel 1991: le Colonne di San Lorenzo a Milano.
Aperto al pubblico dal 1 settembre, Tutti Fritti propone un menu a base di ingredienti fissi e altri stagionali, che cambiano in media due volte al mese.
Grande importanza viene data alla selezione degli ingredienti e all’artigianalità: dai gamberoni, ai friggitelli, alle patatine, rigorosamente con buccia, alla caciotta di latte vaccino della Cascina Selva.
Vengono utilizzati solo prodotti di grande qualità, esaltati dall’utilizzo di 4 diversi tipi di pastelle (come il panko per il pollo, il pan grattato per le cotolette, la tempura per i gamberi).
Per friggere viene utilizzato l’olio di arachidi, che viene cambiato quotidianamente.
In abbinamento alla frittura ci sono oltre 50 salsine, gran parte home made, tra queste le più richieste sono quelle all’aglio, alle erbe, e la piccantissima a base di Trinidad Moruga Scorpion.
La puzza di fritto? Incredibile, ma non c’è! Questo grazie alla cappa “ultra potente” che permette di godersi il fritto su banconi e sgabelli, ammirando i divertenti neon colorati disegnati dal proprietario.
L’abbinamento ideale per un gran fritto è una grande birra, per questo viene data notevole importanza alla selezione di birre artigianali che Matteo propone all’interno del suo menu: birrifici Lambrate, Brewdog (immancabile la Punk IPA), Toccalmatto, Borgo e Rurale sono solo alcune delle birre vendute alla spina o in bottiglia.
Per chi si stesse chiedendo l’origine del nome… “Una sera d’estate (si parla dell’agosto 2014) ero al Burning Man nel deserto del Nevada e ho sentito la canzone di Little Richard “Tutti frutti” e ho subito avuto l’ispirazione: il mio locale si sarebbe chiamato così, TUTTI FRITTI”.
Ecco il decalogo per comprendere lo spirito del locale:
1. Non avrai altro fritto al di fuori di questo locale – Scordatevi il take away! Il fritto si mangia qui, quando è caldo e croccante! (al massimo vi possiamo dare un cono di carta paglia se dovete scappare)
2. Ricordati di abbinare la salsa – ne abbiamo più di 50, a voi la scelta!
3. Onora la birra artigianale – con i nostri fritti non c’è abbinamento migliore.
4. “Buongiorno” e “arrivederci” sono ancora di moda – quando si entra e si esce è gradito un saluto.
5. Chi si ferma è perduto – il locale è aperto tutti i giorni dalle 12:30 alle 2 di notte.
6. Uno alla volta – se parlate tutti insieme “siamo fritti”.
7. Non rubare – Che siate amici o no, siete pregati di pagare al momento dell’ordine.
8. Che lo sforzo sia con voi – apprezziamo la vostra collaborazione nello svuotare i vassoi.
9. Non desiderare il fritto d’altri – siamo qui per esaudire i tuoi desideri.
10. Il prezzo è uguale per tutti – tutte le porzioni costano 5€.
Per gli appassionati di design, ecco alcune note di Barbara Marchesi, architetto dello Studio ADP che ha realizzato il locale:
“Il concept sviluppato dallo Studio Adp Milano punta a ricreare un ambiente estremamente curato ed elegante pur trattandosi di una cucina adibita alla friggitura di alimenti. Lo si può notare nel rivestimento delle pareti, composto da piastrelle bianche diamantate con greca decorativa che riprende i toni del pavimento, o nella capacità di schermare le fasi di preparazione del cibo (attraverso l’altezza del bancone), senza chiudere lo sguardo sulla cucina a vista.
La conformazione stretta e lunga del locale è stata sfruttata per l’inserimento in ingresso del bancone, che svolge contemporaneamente la funzione di servizio verso l’interno del locale, sia il servizio d’asporto su strada.
La superficie di questo riflette il motivo decorativo del pavimento, composto da ampie e geometriche lastre di grès porcellanato che, con il loro disegno tipico delle maioliche del 18esimo secolo, conducono il visitatore verso l’interno del locale.
Per smorzare questo pattern orizzontale le superfici verticali e il soffitto voltato sono trattati con materiali e rivestimenti neutri, sui quali emergono elementi d’arredo onirici e posati, come le lampade a sospensione con paralume a balza in vetro.
L’impianto di aspirazione e ricambio dell’aria viene lasciato a vista per sfruttare l’altezza interna disponibile e sottolineare il contrasto tra gli elementi, strutturali e non, che concorre alla mixitè interna posata e mai banale.
Grafiche in b/w ed insegna al neon sottolineano questo mix & match di rimandi vintage ed elementi moderni che fanno di Tutti Fritti una piacevole sorpresa per tutti coloro che desiderano provare un modo “altro” per uno spuntino fritto.