La Gallery della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino ospita la rassegna della scultrice greca Venia Dimitrakopoulou dal titolo: Venia Dimitrakopoulou. Futuro Primordiale – Logos”, a cura di Afrodite Oikonomidou e Matteo Pacini in programma fino al 31 marzo 2019.

La scultrice nata e formatasi ad Atene presso l’Accademia di Belle Arti, si diploma alla Scuola Superiore di Arte Drammatica del Conservatorio di Atene, perfezionandosi poi presso l’Atelier Vivant de l’Ecole Narìtionale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi.
La mostra presenta una selezione di lavori intorno al tema  del “Logos”, tra cui spiccano due imponenti installazioni inedite: Ellampsis realizzato nel 2019, creata appositamente per questa circostanza, che rappresenta un’epigrafe in acciaio con una “profetica” scritta luminosa, e poi Dialoghi (2019) che rimanda a libri destrutturati in imponenti lastre d’acciaio e delicata carta cinese, sui quali fluttano in inchiostro nero e rosso frasi ispirate da una ricerca sociologica realizzata tra la gente comune, espressione delle voci che solitamente non hanno una risonanza mediatica.
Venia Dimitrakopoulou approda, infatti, in Italia con il suo trittico di mostre in una fase difficile, drammatica per la storia dell’Occidente e per i destini dell’Europa, fatta di muri, populismi, nazionalismi, discriminazioni razziali e nuove frontiere, come rivela Franco Fanelli nel testo critico in catalogo; ma è proprio nella crisi che “l’eroe”, in questo caso l’artista atto a risvegliare la coscienza collettiva, “deve saper porre le domande giuste ai giusti interlocutori. Sempre nella crisi l’eroe cerca le sue risposte nella profondità estrema” (…).
Tema principale dell’intera esposizione torinese è il “Logos”, parola che si fa segno e al contempo segno che diventa parola, che ben si coniuga con le superfici candide della sala espositiva che sembrano richiamare “pagine non scritte”, come suggerisce la scultrice. Tutti i lavori presentati – spiega  Venia Dimitrakopolou – hanno una caratteristica in comune: sono ricoperti da testi che sembrano quesi una scrittura automatica. Piccoli libri, leporelli, diari, e ancora la Veste di Nesso e l’Armatura Segreta” (…).
La mostra gode dei patrocini del Ministero della Cultura e dello Sport della Repubblica Ellenica, dell’Ambasciata di Grecia a Roma, della Regione Piemonte, della Città di Torino, del Museo Nazionale di Arte Contemporanea di Atene (EMST), dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, del corso di laurea DAMS dell’Università degli Studi di Torino, dell’Associazione Piemonte-Grecia “Santorre di Santarosa” e dell’Associazione Culturale Italo-Ellenica per la Formazione “Microkosmos”.
La mostra è accompagnata da un esaustivo catalogo bilingue, italiano e inglese, edito da Umberto Allemandi con testo critico di Franco Fanelli.
Orari della mostra: giovedì dalle ore 20.00 alle ore 23.00; venerdì-sabato-domenica dalle ore 12.00 alle ore 19.00 – Ingresso libero.
Sede: Gallery della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, via Modane 20, Torino. 

Giuseppe Lippoli