Yakult Italia, in collaborazione con Francesca Giopp, Nutrizionista e divulgatrice scientifica, ha stilato, in occasione delle festività, 5 semplici consigli per prendersi cura sia del proprio corpo sia della propria mente:

  1. Fare attenzione all’orario dei pasti: programmare più pranzi e meno cene può aiutare ad assumere più energia nelle prime ore della giornata, una semplice regola per evitare di appesantire la digestione prima del riposo notturno e favorire un miglior mantenimento del peso.

  2. Continuare a consumare gli spuntini: la giornata andrebbe suddivisa in 5 pasti, 3 principali e 2 spuntini. Questa strategia non solo riduce le quantità di cibo ingerito ma permette di mangiare più frequentemente senza avvertire la fame. Valida per tutti, specialmente per gli anziani, favorisce anche una migliore qualità della dieta, con frutta e verdura come spuntini ideali, ricchi di fibre e sazianti.

  3. Non dimenticare di fare attività fisica quotidiana: per mantenersi in forma non è necessario un intenso allenamento in palestra. Durante il periodo natalizio, per chi ha la fortuna di immergersi nella natura, ma anche per coloro che restano in città, è bene usare il tempo libero per passeggiate nei parchi, lezioni di yoga e pilates o giochi attivi in compagnia che contribuiscono al benessere fisico riducendo sensibilmente il carico di stress.

  4. Ricordare di assumere quotidianamente i probiotici: questi alleati invisibili, hanno rivelato essere molto utili per la regolazione della motilità intestinale e dei processi digestivi.
    Un esempio è Yakult, bevanda a base di latte scremato fermentato contenente 20 miliardi di probiotici L. casei Shirota (LcS), in grado di arrivare vivi nell’intestino e favorire l’equilibrio della flora intestinale.
    Oltre alla versione classica di Yakult Original, ci sono anche Yakult Balance, fonte di vitamina D e Yakult Plus, ricco in vitamina C, entrambi con un ridotto contenuto di zuccheri.

  5. Infine, il consiglio più adatto per le feste: favorire la convivialità. Mantenere una vivace vita sociale e di relazione ha un impatto positivo sulla nostra salute.
    In tal senso, la cultura giapponese ci viene in aiuto con il metodo “Ikigai”, letteralmente “lo scopo della vita”, che ci sollecita nella ricerca di una grande passione in grado di renderci felici ed appagati e che contribuisca alla nostra motivazione quotidiana.
    Uno spunto su cui riflettere per i buoni propositi dell’anno nuovo.

Arriva il Natale, una ricorrenza caratterizzata dalla condivisione di tradizionali ricette gastronomiche. Il cibo, infatti, accomuna tutte le culture.

 I cibi più amati 

Cominciando dall’Italia, non possiamo certo dimenticare il panettone, che rappresenta il dolce simbolo delle festività e la cui preparazione prevede un lungo processo di fermentazione naturale che gli conferisce la sua tipica struttura alveolata e la sua consistenza morbida e leggera.

Quello classico prevede una lunga fermentazione a più riprese ad opera di un mix di batteri e lieviti presenti nel lievito madre, che conferiscono irresistibile sofficità e profumo. Ma conoscere la sua storia può portare ad apprezzarlo ancora di più: le prime testimonianze risalgono al XV secolo, sulle tavole delle nobili famiglie milanesi dei Visconti e degli Sforza.
All’epoca il panettone era costituito da un solo ingrediente, il frumento, dal quale si otteneva un pagnottone di farina bianca, un lusso già sfrenato per l’epoca.
Dovette passare qualche secolo prima che a qualcuno venisse l’idea di aggiungervi uova, burro, zucchero, uvetta e canditi, dando vita ad uno dei dolci più consumati a Natale.

 Le tradizioni culinarie giapponesi 

Le tradizioni natalizie variano da Paese a Paese, ma i cibi fermentati sembrano essere sempre presenti: in Giappone, ad esempio, durante il Capodanno le famiglie si riuniscono intorno alla tavola, mangiando il toshikoshi soba.
I noodles rappresentano simbolicamente la longevità e consumare questa pietanza all’inizio dell’anno è un auspicio per una vita duratura.
I noodles di soba, accompagnati da salsa di soia e miso, entrambi alimenti fermentati, donano profondità e carattere a questo piatto tradizionale, arricchendolo di sapore.

Un altro alimento presente sulle tavole di tutto il mondo è il cioccolato, che oltre ad essere una prelibatezza universale, ancora più apprezzata in questo periodo dell’anno, è un prodotto fermentato che gioca un ruolo interessante nella modulazione della nostra flora batterica intestinale, oggi nota come microbiota.
Se consumato nel range di 25-30 g/die prevalentemente fondente (minimo 85%), oltre ai suoi benefici più noti, primo tra tutti sull’umore, può essere anche un alleato per il benessere e il mantenimento della diversità batterica del tratto intestinale.

Molte di queste pietanze sono accomunate da un processo di preparazione molto antico: la fermentazione. Si tratta di una “cottura a freddo” attraverso la quale microrganismi come batteri, lieviti o muffe convertono i carboidrati, in particolare zuccheri e amidi, in composti acidi, alcol e gas; un processo di trasformazione alla base di molti alimenti comuni nella nostra alimentazione, come pane, formaggi e latti fermentati, oltre al tradizionale panettone natalizio.

I probiotici 

Alcuni alimenti, inoltre, non solo subiscono il processo “tecnologico” di fermentazione, ma contengono microrganismi vivi in determinate quantità (almeno un miliardo per dose), in grado di apportare un beneficio alla salute di chi li consuma.
Si tratta dei probiotici e da diversi decenni la ricerca scientifica ha raccolto una gran mole di dati sui numerosi benefici che, tali ceppi probiotici apportano alla salute, primo tra tutti: favorire l’equilibrio della flora intestinale.

Durante le feste, proprio quando si ha una maggior possibilità di pensare di più a sé stessi, Yakult Italia consiglia, per il nostro benessere, di prestare attenzione a ciò che si consuma, senza per forza modificare le nostre abitudini quotidiane.