DETERSIONE E MAKE UP SBAGLIATO PER LA MAGGIOR PARTE DEI PAZIENTI ACNEICI

L’accudimento dermocosmetologico del paziente acneico è diventata un’esigenza dalla quale non ci si può più sottrarre. Il dermatologo ha il dovere di affiancare alla terapia farmacologica per l’acne una “terapia” cosmetologica che tuteli la pelle anche e soprattutto dagli effetti collaterali che i farmaci, inesorabilmente, le infliggono. Le terapie infatti possono mettere a dura prova l’integrità e la fisiologia della barriera cornea e il turnover (ricambio) dei cheratinociti spesso viene forzato a scapito dei ‘lipidi di membrana’ sono molto penalizzati, ossia tutti quegli elementi che contribuiscono al mantenimento del film idrolipidico che ha un effetto barriera in due sensi: evitare la perdita di liquidi dagli strati superiori della pelle ed evitare l’ingresso di patogeni. Lo ha spiegato la dottoressa Pucci Romano, Specialista in Dermatologia e Presidente SKINECO al Corso “Acne bye bye” che si è tenuto a Saturnia dove gli esperti italiani hanno trattato la più comune malattia della pelle in tutte le sue declinazioni:

“Le tre fasi fondamentali dell’accudimento cosmetico sono detersione, make up e foto protezione” spiega la dottoressa Romano “Nella composizione cosmetica dei prodotti per l’acne, è indispensabile la presenza di una serie di principi attivi (sia di sintesi che fitoestratti) che assicurino un effetto antiinfiammatorio, un effetto Sebo normalizzante, una azione idratante, cicatrizzante e schiarente, la conoscenza della formulazione del cosmetico diventa quindi indispensabile proprio per le peculiarità della pelle del soggetto acneico che presenta vari livelli di alterazione. La parola d’ordine è quindi ‘normalizzare’ e calmare”.

Detergenza e idratazione della pelle sono anche la prima mossa anche e soprattutto per tenere a bada il vero fattore scatenante dell’acne: l’infiammazione. “Detergere si, ma non troppo e non in maniera troppo aggressiva. I soggetti con acne infatti hanno spesso quella brutta sensazione di sentirsi ‘sporchi’ e si sottopongono a numerosi lavaggi con detergenti aggressivi nella speranza di ‘sgrassare’ la cute, questo si traduce in un drammatico peggioramento del quadro clinico, alterazione del film idrolipidico, accresciuta sensibilità alla colonizzazione batterica ed agli agenti irritanti, insomma un effetto contrario a quello che si desidera ottenere. Bisogna invece pensare alla pelle acneica come ad un terreno irritato e quindi delicatissimo. Nella detersione oggi abbiamo strumenti nuovi come i panni in microfibra che usato con acqua e detergente, lava delicatamente e asporta residui cellulari, trucco, sporco, sebo, accelerando e favorendo il ricambio cellulare ed evitando l’ispessimento dello strato corneo” prosegue la dermatologa.

L’idratazione è il secondo fondamento da rispettare sempre nel paziente acneico Garantire un buon livello di idratazione è il primo passo per proteggere la membrana cellulare dei cheratinociti e tenere a bada i fenomeni infiammatori. La scelta dei cosmetici giusti è fondamentale: composizione, principi attivi, veicoli, sono fattori importanti per individuare il giusto accudimento. Inoltre, un programma dermocosmetologico ben strutturato, permette una sinergia positiva con la terapia, accorcia i tempi di guarigione e riduce i rischi di sgradevoli esiti cicatriziali.

Il danno a carico della barriera cornea, quale conseguenza dell’Infiammazione, risente positivamente di un accudimento cosmetico che ripristini i parametri fisiologici: normalizzando la barriera cornea e la componente lipidica è possibile controllare la perdita d’acqua. La frazione insaponificabile dei lipidi nelle formulazioni cosmetiche, assicura permeabilità dello strato corneo, esercita una attività antiossidante e antinfiammatoria, determinando un senso di gradevolezza e benessere fin dalle prime applicazioni, con scarsa o nulla intolleranza. La scelta di lipidi vegetali a discapito di quelli minerali, è fondamentale per avere una affinità biochimica e il “riconoscimento” da parte della cute delle sostanze utilizzate. Al contrario, i lipidi di natura minerale, esercitano esclusivamente una simulazione dell’idratazione dello strato corneo provocando solo un processo macerativo.

“Altro problema è prevenire le cicatrici acneiche, a questo scopo serve aumentare il turnover cellulare per favorire il ricambio con strumenti come il ‘Soft Peeling’, la detersione col già citato Pannetto in microfibra e l’applicazione di elementi normalizzanti come argille e caolino che aiutano la pelle ad utilizzare le proprie risorse rigenerative garantendo l’equilibrio del film idrolipidico senza innescare ulteriori fenomeni di infiammazione. Nel cosmetico da consigliare al paziente con acne è importante evitare gli ingredienti comedogenici come ‘isopropyl myristate’, ‘isopropyl palmitate’, ‘paraffinum liquidum’ e i ben noti ‘petrolatum’ che esercitano un effetto occlusivo e che non fanno che rafforzare il circolo vizioso dell’infiammazione” è l’ammonimento della dottoressa Romano.

Importantissima è che la scelta di prodotti ricada tra quelli che rispettino le regole della Eco-Dermocompatibilità, perché sempre più dati scientifici ci confermano che la buona qualità dei componenti cosmetici fa bene alla pelle e all’ambiente, e viceversa. La composizione ecologica di un cosmetico, se non è supportata dalla Dermocompatibilità perde in efficacia e risultati. Infine, recenti lavori scientifici hanno dimostrato che l’inquinamento ambientale ha la sua responsabilità su molte problematiche cutanee, l’acne in primis. Come dimostrato da recenti studi scientifici, l’inquinamento atmosferico, favorisce e aggrava la patologia acneica, alterando l’equilibrio fisiologico dei sebo cutaneo.

Skineco, oltre a offrire l’opportunità di valutare l’Eco-Dermocompatibilità e l’Efficacia di un prodotto, ha messo a punto 2 test innovativi per valutare l’effetto protettivo di un cosmetico nei confronti delle sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera.

Le stesse caratteristiche formulative devono essere rispettate anche per quanto riguarda i prodotti del make up: fondotinta, correttori, ciprie, polveri, devono essere assolutamente in linea con i concetti dell’ECODERMOCOMPATIBILITA’.