L’agricoltura deve essere sostenibile. Da questa consapevolezza, il 15 aprile 2016, nel Campus Agroalimentare Raineri-Marcora di Piacenza, esperti, rappresentanti delle più importanti associazioni, aziende ed università italiane del settore hanno incontrato gli studenti. Giovani che tra qualche anno saranno protagonisti nel settore agroalimentare, con l’obiettivo di puntare a produzioni di qualità, soddisfacendo il bisogno di cibo per il pianeta, applicando nuove ricerche e tecnologie, proteggendo l’ambiente e lavorando ad uno sviluppo sostenibile.

CONVERSIONE ECOLOGICA

Il confronto con gli studenti, nell’ambito del 2° workshop sull’agricoltura italiana, organizzato dall’istituzione scolastica con il sostegno di Bayer e moderato da Roberto Belli del Campus Agroalimentare Raineri-Marcora, è partito dall’enciclica di Papa Francesco “Laudato si’” illustrata da Don Cristian Mendoza, docente della facoltà di comunicazione  dell’Università Pontificia della Santa Croce di Roma. Il Pontefice ha lanciato un messaggio universale sull’importanza dell’ecologia, sulla necessità di difendere il pianeta, la nostra “casa comune”, di cambiare l’attuale concetto di sviluppo che deve andare al di là del solo ambito economico. «Laudato si’  – ha detto don Cristian Mendoza – è un invito a tutti per pensare a un “nuovo concetto di sviluppo umano” in modo da indurci a comprendere l’importanza della propensione verso gli altri e il rispetto della natura al di là dei risvolti puramente economici. Sottolineando il vincolo tra l’abuso delle risorse naturali e la sofferenza umana, il Papa ci chiede di rispettare la natura secondo la precisa concezione della creazione nel cristianesimo, chiamata nell’enciclica “ecologia umana”».

TUTELARE QUALITÁ E PROVENIENZA DEI PRODOTTI

Cosa si può fare dunque per puntare all’ecologia? Sicuramente, come evidenziato dal giornalista Rai Emilia-Romagna Luca Ponzi, tutelare i terreni, la qualità, la salubrità e la provenienza dei prodotti. Il giornalista, autore con la collega Mara Monti del volume “Cibo criminale”, una rassegna di casi giudiziari nel settore delle truffe alimentari, ha sviscerato alcuni dati: ogni anno la criminalità organizzata in Italia muove un fatturato stimato in 220 miliardi di euro, di cui 15 miliardi e mezzo di euro riguardano le agromafie; 164 milioni di euro al giorno è il costo che l’Italia paga per il cibo falso venduto nel mondo. «La ragione per cui le varie mafie – ha spiegato Ponzi – hanno investito nel settore è quasi banale: si guadagna bene, quantomeno in termini criminali, dove più che generare ricchezza è importante muovere ricchezza, per far emergere quella accumulata illegalmente. Oltre a guadagnare bene, non si rischia quasi nulla. Per un carico di droga o di armi, le pene in caso di arresto sono severe. Per la contraffazione alimentare invece, spesso si rischia una semplice ammenda». Dunque, gli investimenti mafiosi sfruttano il terreno, lo avvelenano e riescono a garantirsi una resa maggiore nel breve periodo. Educare ad una crescita ecologica e sostenibile dell’agricoltura può fare da deterrente.

INTENSIFICAZIONE SOSTENIBILE

A spiegare come la ricerca e l’innovazione stiano dando un grande contributo alla sostenibilità dell’agricoltura italiana è stata Paola Sidoti, Business Affairs & Management Support Bayer Crop Science, che partendo dall’analisi della capacità del settore agricolo di rispondere ai cambiamenti delle abitudini alimentari e dell’aumento di popolazione, ha parlato di come il progresso in agricoltura tenda verso un’ ”intensificazione sostenibile” «dove si aspira a massimizzare la qualità della produzione minimizzando gli sprechi e a massimizzare la sicurezza minimizzando i rischi». «Un’agricoltura efficiente – ha aggiunto Paola Sidoti – non solo usa meno la terra tutelando l’ambiente naturale, ma offre un domani agli agricoltori che sono i primi custodi di un patrimonio alimentare e di un paesaggio apprezzati in tutto il mondo». Per questo Bayer sviluppa soluzioni integrate per difendere le colture da malattie e parassiti, partecipa a progetti di formazione e comunicazione, contribuisce a creare modelli di produzione sostenibile.

STRUMENTI INNOVATIVI PER I GIOVANI

Fondamentale è la ricerca e far si che i giovani abbiano a disposizione strumenti innovativi, sia per rispondere ad una domanda di alimenti in continua crescita, sia per mantenere invariate le superfici coltivate. «Ci aspetta una grande sfida – ha detto agli studenti Luca Segalini, presidente ANGA (Associazione agricoltura per le future generazioni) Giovani di Confagricoltura – aumentare la produzione di beni alimentari, in maniera il più possibile sostenibile, consentendo agli agricoltori di sopravvivere economicamente. Come giovani siamo pronti; sono infatti le aziende condotte da giovani che più investono in ricerca e sviluppo di tecnologie rivolte sia all’aumento di produttività che alla riduzione dell’impatto ambientale».

AGRICOLTURA MULTIFUNZIONALE

Grazie alla legge di orientamento per l’agricoltura (228/2001), di cui ha parlato agli studenti Andrea Minardi di Coldiretti Giovani Impresa di Piacenza, molti giovani sono riusciti a trarre lavoro dal settore, operando in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta alle attività complementari. «I giovani – ha sottolineato Minardi – stanno guidando una vera e propria rivoluzione culturale e stanno apportando al settore 3 tipi di innovazione: quella tecnologica, quella di processo e quella di servizio». La chiave di volta è l’agricoltura multifunzionale: «all’impresa agricola finalizzata esclusivamente alla produzione e alla coltivazione del terreno, si sostituisce un’impresa agricola avente anche finalità di salvaguardia ambientale».

IL VALORE DELLA NUTRACEUTICA

Tutelare l’ambiente significa anche proteggere la salute di chi mangia. Di qui il valore della nutraceutica, fusione dei termini “nutrizionale” e “farmaceutico”, che indica quegli alimenti con componenti nutrizionali dalle proprietà benefiche. Ad illustrarne le caratteristiche, Annamaria Castellazzi del dipartimento di scienze clinico-chirurgiche diagnostiche e pediatriche dell’Università degli studi di Pavia. Alimenti vegetali, ricchi di elementi nutraceutici (esempi ne sono gli antiossidanti, le vitamine, gli acidi grassi polinsaturi) prevengono molte malattie e aumentano le aspettative di vita. Tali nutraceutici possono essere assunti nell’alimentazione quotidiana ed anche sotto forma di integratori alimentari. «Le attuali prospettive di ricerca – ha concluso Castellazzi  – vanno verso l’applicazione di tecnologie emergenti e sostenibili per lo sviluppo di alimenti funzionali contenenti nutraceutici, a partire da prodotti tradizionali e tipici, nonché la creazione di nuovi prodotti con addizionali benefici funzionali grazie all’introduzione di componenti o ingredienti naturali con accertate proprietà benefiche per la salute del consumatore».

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Per informazioni: Convegno “Riflessioni sul futuro: un’agricoltura sostenibile a tutela del pianeta”

c/o Campus Agroalimentare Raineri-Marcora di Piacenza

Strada Agazzana 35, 29122 Piacenza

Tel. 0523458929

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Nella foto, da sinistra i relatori del convegno: Don Cristian Mendoza (docente della facoltà di comunicazione dell’Università Pontificia della Santa Croce di Roma), Luca Ponzi (giornalista Rai Emilia-Romagna), Paola Sidoti (Business Affairs & Management Support Bayer Crop Science), Luca Segalini (Presidente ANGA – Associazione agricoltura per le future generazioni – Giovani di Confagricoltura), Andrea Minardi (Coldiretti Giovani Impresa di Piacenza) e Annamaria Castellazzi (dipartimento di scienze clinico-chirurgiche diagnostiche e pediatriche dell’Università degli studi di Pavia)