Il balletto Coppélia, in scena al Teatro Manzoni di Milano martedì 11 aprile 2017,  si annovera senz’altro tra i capolavori del grande repertorio del balletto classico per gli ingredienti artistici calibrati perfettamente: colorito musicale vivace e romantico, una storia credibile, ambientazione facilmente riconoscibile.

Lo spettacolo presentato dalla Compagnia Balletto Classico Cosi-Stefanescu mantiene la sua versione musicale originale e così la trama. La novità della coreografia sta nello specifico dello stile del coreografo Stefanescu: fantasia, ricchezza, inventiva e attualizzazione sia per le parti classiche che nelle danze di carattere, le mazurke e la ciardasc, sia per le pantomime e i costumi. Presentato di recente coi nuovi interpreti della Compagnia, ha riscosso lo stesso successo dei suoi inizi, mantenendo intatta la sua freschezza, lo humor, la lieve vena patetica, la gioia di vivere, il ritmo incalzante senza tempi morti. In palcoscenico accanto ai Solisti della Compagnia vedremo un folto gruppo di allievi degli ultimi anni della Scuola di balletto professionale nelle danze di assieme..

NOTE DI MARINEL STEFANESCU

“Il sogno è per i bambini il modo ideale per avvicinare cose lontane che ancora non comprendono del tutto. Il desiderio grande di conoscere e aprirsi al mondo li fa spesso sognare ad occhi aperti. Onestà e purezza, assecondate da un’innata capacità di discernere il male, fanno da guida ai bambini quando, in sogno, viaggiano nel mondo delle favole, delle magie, del loro cuore. Ho cercato di pormi dietro ai loro occhi, di capire perché da piccoli si sogna tanto e da grandi così poco …. sì, ricordo, ero capace di parlare per ore con un pupazzo di paglia, ora invece mi accorgo di comunicare a fatica con chi mi sta vicino. Forse c’è qualcosa nei bambini che i grandi non dovrebbero dimenticare, la capacità istintiva di amare l’“altro” anche quando l’altro è una bambola.”

LA TRAMA

Il balletto si svolge in un villaggio della Galizia, regione confinante tra Polonia e Ungheria. I ragazzi e le ragazze del villaggio, e tra questi soprattutto Swanilda e Franz, sono terribilmente curiosi di sapere chi sia la fanciulla alla finestra della casa abitata da Coppélius, strano vecchio dalla fama di mago. Swanilda è gelosa dell’interesse che il fidanzato Franz mostra verso la nuova fanciulla.

Nel II° atto, Swanilda e le sue amiche riescono ad introdursi nella casa misteriosa e scoprono così che è piena di automi di ogni tipo, e che anche la ragazza alla finestra non è che una bambola perfetta: Coppélia. Ma il vecchio rincasa all’improvviso, e solo Swanilda non fugge ma, di nascosto e per gioco, s’infila i vestiti di Coppélia. Anche Franz è riuscito a entrare nella casa desideroso di fare la conoscenza di Coppélia, ma Coppélius con astuzia lo fa addormentare per attuare un suo esperimento: trasfondere la sua anima in quella che lui crede essere Coppélia. Swanilda sta al gioco e finge piano piano di animarsi, ma, svegliato dal sonno Franz, Swanilda si smaschera e finalmente felici, lasciano solo e disperato il povero Coppélius.
Nel III° atto il balletto si conclude con una grande festa per il matrimonio di Franz e Swanilda. Festa che coinvolge tutto il villaggio, e quasi anche il povero deluso Coppélius.
Coppélia fu rappresentata per la prima volta all’Opera di Parigi il 25 maggio 1870, su libretto di Charles Nuitter e Artur Saint-Leon, che ne fu anche il coreografo, ricavato da un racconto di Hoffmann (“L’uomo della sabbia”). Interpreti ne furono Giuseppina Bozzacchi nella parte di Swanilda, Eugénie Fiocre in quella di Franz, Francois Dauty in Coppélius. Destinata al successo, Coppélia non ebbe vita particolarmente felice ai suoi inizi. Infatti, dopo diciotto rappresentazioni, l’Opera di Parigi dovette chiudere a causa della guerra franco-prussiana. Tre mesi più tardi moriva il coreografo Sant-Léon (2.9.1870) e dopo circa altri tre mesi (23.11.1870), colpita da vaiolo, moriva, nel giorno del suo diciassettesimo compleanno, la giovanissima interprete Giuseppina Bozzacchi. Ripresa all’inizio della stagione successiva (16.10.1871) all’Opera di Parigi, fu rappresentata in seguito nei maggiori teatri del mondo: sempre nel 1871 al Théatre Royal de la Monnaie di Bruxelles, nel 1982 al Bolscioi di Mosca, nel 1887 al Metropolitan di New York, nel 1896 alla Scala di Milano, nel 1906 all’Empire Theatre di Londra. Molti furono gli interpreti, da Carlotta Brianza ad Anna Pavlova, a Margot Fonteyn, molti i coreografi, tra i quali Sergieiev, Milloss, Danilova-Franklin, Martinez, Roland Petit, molte le versioni che andarono in scena. Marinel Stefanescu mette in scena la sua Coppélia nel 1982 al Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia con la Compagnia Balletto Classico e con protagonisti Liliana Cosi e lo stesso Stefanescu.

Teatro Manzoni- Milano
Martedì 11 Aprile 2017
ore 20,45
NUOVO BALLETTO CLASSICO
direzione artistica Cosi – Stefanescu
in
COPPÉLIA
balletto in tre atti
musica di Léo Delibes
Coreografia di Marinel Stefanescu Maitre du ballet Liliana Cosi
Scene di Hristofenia Cazacu Costumi di Marinel Stefanescu