Fasano Il 26 maggio, l’8 giugno ed il 10 giugno 2017 si svolgerà la ventesima edizione del Fasano jazz festival, che propone un cartellone, incentrato sul jazz italiano ed internazionale e loro connessioni.

L’idea di intrecciare esperienze diverse e di favorire la nascita di un laboratorio sonoro sul palco è la chiave di volta anche della seconda serata, con una delle personalità più note, autorevoli e amate del jazz internazionale: Paolo Fresu. Il trombettista sardo aveva già partecipato nel 2013 con il Devil Quartet, ma per il 2017 porta a Fasano un’idea di raccoglimento, intimismo e autentica magia: quella del duo con Daniele Di Bonaventura. Viene da Fermo, Di Bonaventura, da quelle Marche così decisive per l’evoluzione della fisarmonica: formazione classica, temperamento favorevole all’improvvisazione jazz, Di Bonaventura ha sviluppato una notevole attività internazionale che lo ha condotto alla collaborazione con Fresu e la sua Tŭk Music. Quello del duo è un dialogo tra tromba e bandoneon, tra linguaggi, evocazioni e colori diversi, dal Sudamerica al Mediterraneo, celebrato e ammirato nei dischi con ECM Mistico Mediterraneo (2011) e In Maggiore (2015). In apertura Di Bonaventura sarà con Connie Valentini, il duo Dos Voces, innamorato delle musiche centro e sudamericane, da Cuba al Brasile, dal Cile all’Argentina. Il loro lavoro Obsesiòn è un punto centrale per la vocalist pugliese, personalità affascinante che ha collaborato con grandi del jazz come Tony Scott e Tiziana Ghiglioni.

Fasano jazz festival: l’ultimo appuntamento

Ultimo appuntamento sabato 10 giugno, con un tuffo nella storia della fusion: Lingomania! Maurizio Giammarco, Furio Di Castri, Roberto Gatto, Umberto Fiorentino e Giovanni Falzone sono senza dubbio uno spaccato importante di storia del jazz italiano ed europeo, passato e presente. I Lingomania  al Fasano Jazz debuttarono nel 1986 con lo splendido album Riverberi, che ebbe la forza di traghettare la grande eredità jazz-rock di Perigeo, Area e Napoli Centrale nel panorama dominante all’epoca, quello della fusion di Yellowjackets, la Elektric Band di Chick Corea, Spyro Gyra e Steps Ahead. Apprezzatissimi e osannati negli anni ’80, competitivi con i colossi internazionali del genere come lo furono i loro predecessori anni ‘70, i Lingomania hanno avuto tra le loro fila grandi del nostro jazz, pensiamo a Roberto Gatto che colleziona la sua ottava apparizione al Fasano Jazz. La reunion del 2016, che ha celebrato il trentennale di Riverberi, prosegue con la formazione originale quasi al completo, con la presenza dell’ottimo Falzone in sostituzione di Flavio Boltro.