Sono diverse anche quest’anno le iniziative a Torino per celebrare il Giorno della Memoria, 27 gennaio, che ricorda la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz e la scoperta dell’orrore nazista.

Fino al 29 gennaio, presso la Biblioteca civica Centrale di via della Cittadella 5 sono in mostra una serie di disegni in tema realizzati dai giovanissimi allievi della scuola Tommaseo in seguito all’incontro con  Franco Debenedetti Teglio, testimone della drammatica storia della sua famiglia a causa delle leggi razziali italiane e della Shoah. La mostra comprende anche un video con le foto e le voci dei bambini sull’argomento.

Il 23 gennaio alle 21, presso le Officine Folk in via Luserna di Rorà 8 ci sarà il monologo teatrale Spielerei, ispirato all’opera di Etty Hillesum, mentre il 27 e 28 gennaio alle 20 e 30 presso la sede del liceo Berti in via Duchessa Jolanda 27 bis ci sarà uno spettacolo degli studenti della scuola sulla cosiddetta soluzione finale del popolo ebraico, tra Storia e rappresentazione teatrale, con musiche e parti recitate.

Il 27 gennaio alle 10 e 30 e il 28 gennaio alle 21, presso il Conservatorio Giuseppe Verdi in piazza Bodoni ci sarà il concerto Musica da Terezin 1941-45, con brani di compositori internati nel lager: quello del 27 è riservato alle scuole, quello del 28 è per tutti.

Mercoledì 27 gennaio alle 18 al Museo diffuso della Resistenza in corso Valdocco 4/a ci sarà una conferenza dedicata alla figura di Ferruccio Maruffi, partigiano, deportato, fondatore dell’ANED, scomparso nel 2015.

La Giornata della Memoria non è tale senza però manifestazioni anche in piazza: mercoledì 27 dalle 9 e 30 alle 11 e 30 ci sarà la consueta fiaccolata dalla stazione di Porta Nuova al Museo carcere Le Nuove, mentre domenica 24 alle 16, in piazza Castello di fronte a Palazzo Madama ci sarà un flash mob in memoria di tutte le vittime dei lager nazisti, ebrei, rom, omosessuali, oppositori politici, disabili, organizzata da varie associazioni attive per i diritti civili. Entrambe le manifestazioni sono, ovviamente, a partecipazione libera.

Elena Romanello