Desidero raccontare il regalo di cui mi sono omaggiato nella giornata in cui ricorre il mio compleanno.
Direte e chi se ne frega.
Ma il racconto delle sensazioni piacevoli che ho vissuto è un barlume di speranza che ci aiuta a vivere più serenamente il nostro mortale viaggio terreno.
Quale regalo?
No, nulla di costoso, nessuna rarità, nessuna preziosità, nulla di peculiare, semplicemente ho trascorso la mattinata a svolgere una delle attività che più amo, potendo riporre in un cassetto di un angolo recondito della mente tutti i problemi, le preoccupazioni, le tristezze, le angosce che mi assillano quotidianamente.
Percorrendo le “mie strade” della “mia Terra”, in una mattina dal sapore autunnale (che piacevole sorpresa per me che prediligo questa stagione) col cielo offuscato dalle nubi basse addossate sui crinali prealpini dai venti orientali che precedono il fronte perturbato incipiente, affronto l’ostica salita che porta a Magognino (i cicloamatori della zona sanno che “Golgotha” sia….) ammirando i paesaggi lacustri, i crinali delle colline e dei monti che fanno capolino dalla foschia densa e grigia.
La sofferenza è tanta, ma è una sofferenza che conduce al raggiungimento della mia meta, del traguardo prefissato, della voglia di superare i miei limiti.
Il mio desiderio avvertito, profondo, è stato tenacemente raggiunto.
Quel mio stato d’animo, quella beatitudine (sembra un segno del destino….) sono stati confermati dall’ iscrizione incisa sulla piastra marmorea affissa sulla colonnina del cancello in ferro battuto di una splendida villa padronale che si incontra non appena si esce dal centro abitato del paesino dell’Alto Vergante che ricorda la dicitura latina di Orazio nelle Satire “Hoc erat in votis”.
Ecco ringraziando tutti  coloro che si sono ricordati del sottoscritto, ma non solo anche a tutti coloro che non mi conoscono, auguro anche a voi, almeno una volta all’anno, di poter trascorrere lietamente una giornata in serenità, nella gioia di vivere e dimenticare completamente le brutture, le ansie, le afflizioni che ci perseguitano.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)