[dropcap]F[/dropcap]ino all’8 maggio presso il Museo d’arte della Svizzera italiana è in programma la rassegna di Aleksandr Rodcenko (1891 – 1956) nella prestigiosa sede del LAC Lugano che ricostruisce la carriera di uno dei più noti esponenti dell’avanguardia russa e degli artisti più influenti del ventesimo secolo.
Attraverso oltre trecento opere, suddivise tra fotografie, fotomontaggi, riviste e manifesti dell’epoca, collage, stampe offset e costruzioni spaziali che documentano i lavori dell’artista, le opere in visione sono state selezionate da Olga Sviblova, fra le massime esperte di fotografia e d’arte delle avanguardie sovietiche, direttrice del Multimedia Art Museum di Mosca (già Moscow House of Photography), nonché curatrice del Padiglione Russo alla Biennale di Venezia del 2009.
Per quanto concerne le immagini riguardante la capitale sovietica si manifesta il desiderio di mettere in evidenza la modernità e vitalità della città all’indomani della Rivoluzione d’ottobre: le fotografie dedicate a ginnasti e alle parate raffigurano gli uomini e le donne che incarnano lo spirito dei nuovi tempi. Nei loro gesti atletici, nella sincronia dei movimenti si manifestano spirito dinamico e una nuova coesione sociale. I prodotti dell’industria sono rappresentati così da esaltare l’uniformità e la serialità apparentemente infinita, espressione di una nuova epoca tecnologica e di nuove prospettive di benessere.
In ambito fotografico Rodcenko documentò attraverso gli straordinari ritratti, le immagini di panorami urbani e architetture, i reportage in fabbriche e cantieri, gli uomini e lo spirito di un’epoca di grandi speranze e altrettanto grandi contraddizioni…
Completa il percorso espositivo tre Costruzioni spaziali, sculture aeree ideate fra 1920 e 1921, fra le prime espressioni dell’estetica costruttivista, ottenute componendo forme geometriche elementari, ovali, esagoni, quadrati, progressivamente più piccoli, ritagliate da uno stesso foglio di metallo o di compensato.
La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Skira, comprendente 250 immagini, i testi della curatrice Olga Sviblova, di Varvara Rodcenko, figlia del’artista, del nipote Alexander Lavrentiev, oltre a uno scritto dello stesso Rodcenko.
La mostra presenta i seguenti orari: martedì, mercoledì e domenica dalle ore 10.30 alle ore 18.00; giovedì, venerdì e sabato dalle ore 10.30 alle ore 20.00.
[information]Chiuso lunedì. www.masilugano.ch.[/information]
Giuseppe Lippoli