Aurelio Amendola (Pistoia, 1938), protagonista della nuova rassegna presso il Museo Casa Rusca di Locarno, in programma dal 28 marzo al 19 settembre 2021, a cura di Rudy Chiappini.

L’esposizione vuole rendere omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita alla rappresentazione del mondo dell’arte. Attraverso una selezione di 79 fotografie, il pubblico avrà l’occasione di apprezzare una tra le più interessanti nonché significative testimonianze fotografiche mai realizzate sui lavori dei maggiori talenti artistici italiani e internazionali, immortalati con un click  della sua inseparabile Hasselblad, sempre rigorosamente in analogico. Amendola, forografo di statura internazionale nonché membro dell’Accademia delle Arti del Disegno.

Nel corso della sua lunga carriera ha ritratto i più importanti esponenti delle avanguardie del Novecento come De Chirico, Lichtenstein, Pomodoro e Warhol. Una passione, quella per dell’arte del XX secolo, che acquista anche un valore umano per le personali del fotografo con alcuni artisti. Rapporti di amicizia che hanno dato vita a importanti lavori monografici dedicati non solo a scultori ma anche a pittori moderni di cui Marini, Burri, Manzù, Fabbri e Kounellis. Tra i fotografi più intensi, profondo, e ricercati del nostro tempo, genio poliedrico, irriverente nonché  solare,  che incanta e ti conduce con sé  tra rievocazioni di antichi maestri e importanti artisti contemporanei, con il suo stile rigoroso e raffinato, dovuto all’esperienza, fantasia e capacità tecnica.

Il fil rouge dell’esposizione è l’atelier, luogo privato e inaccessibile, dove l’artista prefigura il suo lavoro in un contesto che ne rispecchia le personalità e l’estro, dove l’opera d’arte viene concepita, realizzata e infine contemplata, ma anche spazio di vita e di autorappresentazione dell’artista medesimo. La forza dello sguardo di Amendola, sta nell’essere riuscito a penetrare la dimensione interiore dell’artista al lavoro, a fermare il momento assoluto e potente della creazione. Solo lui è riuscito in tale impresa (a parte Ugo Mulas con la celebre sequenza del taglio di Lucio Fontana) grazie alla complicità nonché intima creata con gli artisti. Questa è l’unicità di Amendola vale a dire una combinazione di prodigioso talento professionale unito ad una rara sensibilità umana. L’artista con i suoi occhi ferma nel tempo qualcosa di unico: l’enigma insolubile della creazione (…).

Uno degli aspetti più originali della fotografia di Amendola  riguarda il suo lavoro sulla scultura, in particolare la sua interpretazione di Michelangelo Buonarroti. Il pubblico potrà ammirare, gli scatti esclusivi delle tre Pietà di Michelangelo: la Rondanini custodita al Castello Sforzesco a Milano, la Pietà Santa Maria del Fiore a Firenze e la celebre Pietà vaticana conservata nella Basilica di San Pietro. Il percorso espositivo delle ultime due sale del Museo consente al visitatore di penetrare con lo sguardo e con la mente l’opera michelangiolesca ed assaporare fino in fondo le principali sculture del sommo maestro del Rinascimento. La mostra è accompagnata da un catalogo corredato dalle produzioni di tutte le opere esposte,  unitamente a contributi critici di Walter Guadagnini e Antonio Paolucci.

Orari della mostra
Martedi – Domenica dalle 10.00 alle 12.00 / dalle 14.00 alle 17.00 – Lunedì chiuso
SEDE:
Museo Casa Rusca – Piazza Sant’Antonio – Locarno
Per ulteriori informazioni e prenotazioni
+41 (0)91 7563185
www.museocasarusca.ch. –  www.locarno.ch

Giuseppe Lippoli