Il diretto sanitario dell’ospedale Spallanzani di Roma, Vaia, ha twittato esortando il Governo che verrà a porre in essere azioni concrete per la purificazione degli ambienti chiusi degli uffici pubblici, delle scuole, per non dover più “ascoltare” paroli quali lockdown, mascherine, ecc. e convivere in sicurezza con il Sars CoV2.
Un concetto espresso da tempo, anche dal Professor Buonanno dell’università di Cassino, avvalorato da una serie di studi che mostrano chiaramente come il patogeno si trasmetta principalmente con l’inalazione degli aerosol sospesi nell’aria di ambienti chiusi.
E’ triste e sconcertante che nell’ era digitale, nell’era del metaverso, degli algoritmi, dell’intelligenza artificiale, non si sia ancora intrapreso la strada della purificazione degli ambienti per combattere il patogeno e un piano economico di sostegno alla ricerca per vaccini sterilizzanti e antivirali.
I nostri avi salvarono la vita di milioni di persone dal colera (potabilizzando le acque); dalla malaria (bonificando le paludi e scoprendo il chinino e la mepacrine); dall’ aids con retrovirali e con le regole igieniche per gli strumenti sanitari, rapporti protetti, siringhe, strumenti a contatto con epidermide, derma, mucose, ecc.; dalla peste con la bonifica di condotte fognarie sottotetti, igienizzazione delle abitazioni per eliminare i ratti e le loro pulci; da ogni altra malattia infettiva batterica con la scoperta degli antibiotici.
Oggi vogliamo convivere con il covid o con altri futuri virus respiratori,senza aver applicato quanto ci insegna la storia della medicina e non utilizzando le tecniche che l’ingegneria e le scienze ci hanno fornito.
Uno dei tanti esempi di mancanza di programmazione e di atti concreti è la mancanza di obbligatorietà di macchinari per purificazione e sanificazione degli ambienti in luoghi come gli studi medici e gli studi dentistici dove è più alta la circolazione virale.
Nessun provvedimento, nessuna programmazione.
Siamo ritornati alla fine dell’ ottocento dove una delle prime cause di morte erano le malattie infettive.
Si potrebbe , poi, aggiungere un elemento di geo-politica.
A distanza di quasi 3 anni non si è ancora scoperta l’origine del virus.
Il regime cinese ha fatto calare una “densa cortina fumogena” sull’argomento.
Si parla tanto di solidarietà e trasparenza tra Nazioni e nonostante centinaia di milioni di infettati, milioni di morti, un’economia disastrata di cui ancora oggi ne vediamo le conseguenze (perchè il caro bollette e l’aumento dei prezzi delle materie prime sono avvenuti lo scorso anno nel periodo post lockdown) non si riesce , o meglio, non si vuole chiedere in maniera risoluta alla dirigenza cinese (meglio definirla dittatura cinese) di rendere accessibile ogni documento utile alla comunità scientifica mondiale, sotto l’egida dell’OMS, per scoprire quale sia l’origine del virus che aiuterebbe la formulazione di farmaci e vaccini più efficaci per sconfiggere questa pandemia ed attrezzarci per quelle future.
Utopia ? Chimera ?
Forse, ma nessun regime potrà fermare la ricerca di verità quando è in gioco il futuro dell’umanità.
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Massimo Puricelli
Castellanza(VA)