[dropcap]M[/dropcap]entre sono in scena le ultime battute della stagione 2015-6, con un classico come Carmen di Bizet, il Teatro Regio di Torino guarda già al prossimo anno, con un cartellone che rimette insieme spettacoli per tutti i gusti e generi, mostrando come sotto la dicitura opera lirica si nasconda un universo inesauribile di storie e musica.
[dropcap]I[/dropcap]n programma ci sono otto opere, di cui cinque nuovi allestimenti coprodotti con importanti teatri, ma anche un altro musical, West Side Story di Leonard Bernstein, e per la grande danza, lo Staatsballett Berlin, per la prima volta in Italia, con La bella addormentata di Čajkovskij nella versione di Nacho Duato.
Si parte il 12 ottobre con La bohème, presentata in un nuovo allestimento realizzato in occasione del centoventesimo anniversario della prima esecuzione assoluta dell’opera proprio al Regio, con la direzione musicale di Gianandrea Noseda, con un cast multietnico, con artisti italiani, moldavi, coreani, sudafricani.
A seguire arriva Sansone e Dalila, di Camille Saint-Saëns, in un nuovo allestimento in coproduzione con il National Centre for the Performing Arts di Pechino, mentre a dicembre saranno di scena West Side Story, di Leonard Bernstein, nell’allestimento della BB Promotion, in occasione dei cent’anni della nascita dell’autore, e lo Staatsballett Berlin ne La bella addormentata di Čajkovskij.
Nel nuovo anno, si inizia con un nuovo allestimento di Pagliacci, di Ruggero Leoncavallo, un’opera dalle forti tinte, letta e interpretata da Gabriele Lavia per la prima volta al Regio in veste di regista. A febbraio si continua con il Progetto Janáček-Carsen, con, dopo La piccola volpe astuta, Katia Kabanova, opera del 1921, in prima esecuzione a Torino.
A marzo di nuovo Puccini con Manon Lescaut, in un’edizione con la regia teatrale dell’attore francese Jean Reno, indimenticabile protagonista di film come Leon, I fiumi di porpora e Vento di primavera.
Ad aprile 2017 sarà di scena di nuovo l’opera barocca, con la messa in scena a trecento anni dalla prima rappresentazione e per la prima volta in Italia da oltre un secolo de L’incoronazione di Dario di Antonio Vivaldi, un modo per conoscere l’aspetto operistico di un autore famoso per la sua splendida musica da camera e sacra.
Il titolo successivo sarà la fiaba senza tempo Il flauto magico di Mozart, in un allestimento proposto anche con un occhio di riguardo ai più giovani, per avvicinare quanto più pubblico possibile alla scoperta, o riscoperta, di questo capolavoro del teatro musicale mozartiano.
Si chiuderà con uno dei maggiori successi della gioventù di Giuseppe Verdi, Macbeth, ispirata al capolavoro di Shakespeare che si basava su una storia della Scozia medievale tra realtà e fantasia, con incursioni nel magico e nel soprannaturale.
Tutte le opere della Stagione, grazie alla partnership con Rai-Radio3, saranno trasmesse in diretta radiofonica. La bohéme sarà inoltre trasmessa in streaming su www.TheOperaPlatform.com, l’unico portale europeo dedicato all’opera.
Elena Romanello