[dropcap]N[/dropcap]atasha Somerville ha vinto il contest organizzato da Carpisa & Central Saint Martins,  per i neo laureati in fashion design della prestigiosa scuola londinese, dove – solo per citarne alcuni – hanno studiato anche  Stella McCartney e Alexander McQueen.

Natasha  ha disegnato una special capsule collection  di borse che verrà lanciata in esclusiva online, il 12 aprile, su www.carpisa.it.

Di seguito il racconto della collaborazione tra Carpisa e Natasha esposto direttamente dal punto di vista della studentessa:

“Il progetto di questa capsule collection per Carpisa è iniziato più di un anno fa con tre studenti che si sono laureati alla Central Saint Martins. La componente competitiva del progetto mi ha subito eccitato. Amo la competizione e amo essere circondata da creatività e talento e questo è stato il motivo per cui ho deciso di studiare alla Central Saint Martins (CSM). Certo, ci sono altre scuole che offrono corsi eccellenti, ma ho sempre puntato al massimo in tutto quello faccio.

I miei 4 anni alla CMS sono stati da un lato incredibili e dall’altro brutali, ma non ho mai dubitato di essere nel posto giusto.

Ci è stata data un’overview dell’identità del brand e poi la nostra direttiva: disegnare una capsule collection per la SS 2016 composta da cinque linee di borse da donna, con un focus sul consumatore giovane e attento agli ultimi trend. Carpisa avrebbe selezionato uno dei progetti e prodotto la collezione per metterla in vendita nei negozi.

Dopo poco tempo abbiamo presentato le nostre ricerche e i primi schizzi al team Carpisa. È stato bellissimo sapere che sarebbero stati prodotti i campioni di tutti e tre i progetti per poi vedere e finalizzare a Napoli i disegni. Una volta presentati i campioni finali, Carpisa ha deciso che la mia collezione sarebbe stata quella vincente. Ovviamente ero incredula!

Ho deciso di iniziare la mia ricerca dal simbolo iconico di Carpisa: la tartaruga. Ho realizzato una simpatica “Baby Tartaruga” che rappresentava il mio concetto estetico di humour. Ho illustrato la piccola tartaruga in diversi modi, che ho poi rappresentato su giochi gonfiabili dai colori sgargianti su un libro vintage di cartoline (Pool Postcards by Stéphane Bataillon).  I colori accesi e i gonfiabili mi hanno fatto pensare alle opere dell’artista Jeff Koon, e a linee più morbide per le forme della borsa.

Per la SS 2016 ho immaginato un mondo di ‘Plastic Dreams’ supportato da una ricerca sul design di interni di Vernor Panton degli anni ‘60, dai giardini di fiori gonfiabili di Koons’ e chiaramente dalle avventure di ‘Baby Tartaruga’. Volevo che la palette colori fosse caratterizzata da tonalità forti e contrastanti, per enfatizzare alcune forme dei disegni. Ho quindi cominciato a sviluppare questa idea nella mia testa dividendola in tre concept principali.

NEON

Le tonalità neon si ispirano a Chryssa, artista degli anni ‘60, un esperto nell’arte della luce e di sculture luminose, ero incantata dal suo modo di utilizzare i cavi di neon. Usava la luce come se fosse una pennellata di linee fluide e decise, nonostante il materiale fosse cosi difficile da manipolare. Ho iniziato a giocare con l’idea di inserire questi sottili cavi di neon tra le cuciture delle borse e ho creato diversi campioni basandomi su questo concetto per sperimentare il mix di materiali nel miglior modo.

BLOW-UP / WEBBING

Sono andata immediatamente ad approfondire i dettagli per lo sviluppo di questo concept cercando le tecniche di utilizzo dei materiali gonfiabili.

Ho costruito diversi campioni di pezzi in PVC sui quali le finiture in nylon si intrecciano dentro e fuori. Amavo l’idea di avere il logo di Carpisa elegantemente disegnato sulle righe di tessuto dando un effetto sportivo luxury.

SPIRALI

Il concetto di spirale derivava dalle immagini della corrente orientale australiana verso cui viaggiavano le tartarughe.

Le linee continue in queste immagini mi han fatto pensare alle linee eterne nell’arte e all’idea di un oggetto che non ha restrizioni, né parametri fissi.

MC Escher è stato un particolare artista che ho considerato; la sua ossessione verso gli oggetti matematici e la ricerca dell’infinito è stata lo stimolo perfetto per lo sviluppo di ciò che avevo in mente.

Uno dei miei primi campioni è stato creato prendendo spunto dalla forma di una semplice postina, tagliandola in una spirale simile alla scorza di un’arancia.

Ho creato una trama dalle linee allungate e ricucite all’interno. Mi è piaciuto molto che non ci fosse una base definita della borsa ma continue cuciture che non hanno un inizio o una fine.

Sono molto felice di aver potuto vedere i miei disegni diventare realtà. Da schizzi e concetti astratti a prodotti veri e propri. Sono molto curiosa di vedere la reazione dei consumatori nei confronti della collezione.

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Central Saint Martins – Use of name

NEVER Central St. Martins, St. Martin’s

Not to be used with College, College of Art, College of Art and Design

The possessive is Central Saint Martins’

University of the Arts London, after first usage can be abbreviated to UAL

Website: www.arts.ac.uk/csm

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