Ieri la RSI ha trasmesso una pellicola poco conosciuta ma assolutamente da rivalutare. 
La rivedo sempre con piacere.
Affresco della metafora della vita. 
Piccoli e insignificanti avvenimenti che si presentano nella nostra quotidianità ci rivoluzionano la nostra esistenza; ci ridanno speranza quando tutto sembra irrimediabilmente perduto, quando l’orizzonte è cupo e senza alcuna luce. 
Il cast è formato da attori spesso sottovalutati e poco conosciuti al grande pubblico, ma di un livello elevato.
Bruno Ganz monumentale, Licia Maglietta splendida; Felice Andreasi ieratico, Marina Massironi e Giuseppe Battiston ai loro inizi nel mondo cinematografico che sfoderano tutta la loro bravura confermata nel corso degli anni successivi.
Nell’anno in cui uscì la pellicola fece incetta di premi : vinse il David di Donatello come miglior film, miglior regia (Soldini), miglior fotografia, miglior sceneggiatura; B.Ganz e L.Maglietta vinsero il David di Donatello come attori protagonisti, Battiston vinse il David di Donatello come attore non protagonista così come Marina Massironi; e poi il Globo d’oro, il Nastro d’Argento, il Ciak d’oro. 
Due ore con l’anima che si riempie di poesia, di sogno, di fiducia nel domani, di nuova vita.
Produce un effetto maggiore del miglior ansiolitico, del miglior psicofarmaco; meglio di una seduta di psicoanalisi.
Meraviglioso.
 
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)