Dal 7 al 9 maggio presenti mnella capitale i maggiori esperti mondiali al meeting congiunto Itog-Eortic e al Congresso Carcinoma della Tiroide Roma 2015.

Si apre la nuova era di cure individualizzate per i carcinomi della tiroide

“Si è inaugurato a Roma una non stop di tre giorni sul tumore della tiroide. I registri tumori internazionali documentano come il carcinoma della tiroide sia in rapido aumento in tutti i paesi del mondo, spiega Sebastiano Filetti, Professore di Medicina Interna presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza”. Secondo i dati dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM) il carcinoma della tiroide nella donna rappresenta il quarto tumore più frequente, e le proiezioni suggeriscono che entro il 2020 rappresenterà il secondo più frequente dopo il tumore al seno. La crescita dell’incidenza è in gran parte dovuta all’aumento di diagnosi per l’estensione dei programmi di screening radiologici per patologie non correlate alla tiroide, come le ecografie dei vasi del collo nell’ambito di programmi  di prevenzione cardiovascolare. Tuttavia questo non spiega per intero i dati epidemiologici registrati ed è ipotizzabile anche un ruolo svolto da fattori ambientali al momento ancora da indagare e comprendere pienamente”

“Con l’obiettivo di individuare, sviluppare e sperimentare nuove cure per le forme avanzate di carcinoma della tiroide, non trattabili con le attuali terapie, continua Filetti, si svolgono dal 7 al 9 maggio all’Università di Roma La Sapienza ben due congressi che riuniscono i maggiori esperti internazionali di carcinoma della tiroide. Il 7 e l’8 maggio si terrà il primo meeting congiunto ITOG (International Thyroid Oncology Group) – EORTC (European Organisation for Research and Treatment of Cancer), che riunirà i maggiori ricercatori di Nord-America e Europa con l’obiettivo di avviare progetti di collaborazione. Il network tra centri USA ed Europei consentirà di promuovere nuove sperimentazioni cliniche sull’utilizzo di promettenti farmaci biologici per il trattamento dei pazienti con metastasi della tiroide che non rispondono alle terapie tradizionali.

Nell’ambito del congresso “Carcinoma della Tiroide Roma 2015 – Nuove frontiere nella diagnosi e terapia”sarà presentato l’ Atlante del Genoma del Cancro in particolare del carcinoma papillare della tiroide. Questo recentissimo studio ha permesso di dividere i carcinomi papillari della tiroide in sottogruppi, fornendo informazioni basilari per andare verso una medicina individualizzata: sarà possibile individuare, con un’analisi genetica del tumore, quali pazienti presentano tumori più aggressivi e quali hanno maggiori probabilità di rispondere a determinati trattamenti potendo adattare, in base al rischio individuale, le scelte diagnostiche, terapeutiche e chirurgiche”.

“Inoltre, continua Filetti, durante il congresso verrà assegnato il “The Aldo Pinchera Lecturship Award”, il premio istituito dalla Fondazione “Umberto di Mario” Onlus con il contributo incondizionato di IBSA Farmaceutici per onorare la figura del Prof. Aldo Pinchera, illustre maestro di endocrinologia. La commissione internazionale ha premiato il Prof. Martin Schlumberger, Institut Gustave-Roussy di Villejuif, Parigi per il suo ruolo di autorevole ricercatore nel panorama mondiale e autore delle principali linee guida internazionali sul trattamento dei carcinomi della tiroide quali le linee guida dell’American Thyroid Association e della European Thyroid Association”.

“Un’importante lettura sarà quella del Professor David Cooper, direttore della Thyroid Clinic, The Johns Hopkins Hospital, Baltimora, che discuterà dei limiti della terapia sostitutiva con levotiroxina in caso di ipotiroidismo o di asportazione chirurgica della tiroide e i vantaggi delle formulazioni recentemente introdotte nella pratica clinica. I limiti principali della terapia tradizionale con compresse di levotiroxina sono rappresentati dal fatto che una parte dei pazienti ha difficoltà a raggiungere un pieno benessere psico-fisico che talvolta determina un peggioramento della qualità di vita, a causa dei difetti di assimilazione delle compresse dovuti a molteplici fattori come cibo, farmaci e gastriti. Di conseguenza i pazienti sono esposti a continue fluttuazioni dei livelli di ormoni tiroidei che possono portare a complicazioni. Le nuove formulazioni in soluzioni liquide e capsule molli sono invece caratterizzate da un assorbimento più regolare nel tempo, dal momento che non risentono dell’interferenza dei fattori che usualmente ne alterano l’assorbimento. Pertanto queste nuove formulazioni possono essere assunte anche in vicinanza della colazione del mattino, uno dei motivi di scarsa aderenza terapeutica osservata spesso dagli endocrinologi. Inoltre, presentando una più vasta gamma di dosaggi, facilitano l’individuazione della giusta posologia in base alle necessità di ogni singolo individuo”, conclude Filetti.

Programma Carcinoma della Tiroide Roma 2015

Meeting congiunto ITOG-EORTC