[dropcap]I[/dropcap]l Crema Jazz Art Festival sceglie Rosario Bonaccorso, uno dei più apprezzati jazzisti della scena internazionale, per il suo concerto di chiusura programmato per domenica 17 luglio.
Se la serata di apertura del cartellone principale era stata affidata a due big come Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura (che si sono esibiti al CremArena martedì 12 luglio), l’evento conclusivo della seconda edizione del Crema Jazz Art Festival, organizzata dall’associazione Non Solo Jazz in collaborazione con l’etichetta Jazzy Records e con il Comune di Crema, vedrà il grande contrabbassista Bonaccorso esibirsi sul palco allestito in Piazza Duomo (ore 21, ingresso libero) con il suo formidabile quartetto: Roberto Taufic (chitarra), Dino Rubino (tromba e flicorno) e Javier Girotto (sax soprano, quena e moxeño).
Bonaccorso – che nel corso della sua carriera ha collaborato con molti big del jazz mondiale, tra cui Elvin Jones, Benny Golson, Billy Cobham, Pat Metheny, Michael Brecker, Joe Lovano, Mark Turner, Gato Barbieri, James Moody, Lee Konitz, Steve Wilson, Ivan Lins, Dianne Reeves, Adrienne West, Clark Terry, Franco Ambrosetti, Kenny Davern, Bob Wilber, Tony Scott, Kenny Barron, Cedar Walton, Jimmy Cobb, Adam Nussbaum, ma anche con Stefano Bollani, Roberto Gatto, Enrico Rava, Dado Moroni, Giovanni Mazzarino, Fabrizio Bosso e Rita Marcotulli – presenterà al pubblico cremasco “Viaggiando”, il suo progetto più recente, in cui l’innata forza della sua scrittura melodica ben si sposa con la forma canzone. Per la prima volta nella sua carriera, infatti, il contrabbassista (di origine siciliane, ma ligure d’adozione) si cimenta nel canto e come autore di testi: 14 brani originali firmati di suo pugno, che ci fanno “viaggiare” da un’emozione all’altra, così come ci trasportano lievemente da un continente musicale all’altro. «Un viaggio nei luoghi del mondo e nei miei luoghi dell’anima» afferma lo stesso Bonaccorso. Viaggi e altrove che sono il fil rouge, il motivo ispiratore nelle sue avventure musicali.
Un profondo lavoro di ricerca introspettiva pervade il suono di questo nuovo lavoro e ci fa scoprire un Rosario Bonaccorso autobiografico, che accompagna l’ascoltatore alla scoperta di ciò che egli ama e a cui si ispira: il mare, le terre lontane, i ricordi, gli amori e, ovviamente, i viaggi: «Quando si intraprende un viaggio, credo che più della meta sia importante scegliere con chi viaggerai» spiega. Non a caso, ancora una volta, per queste esplorazioni musicali Bonaccorso ha saputo scegliere con sensibilità e attenzione i suoi compagni di avventura: al suo fianco, a cesellare con intuizione il canto delle evocative melodie troviamo, infatti, il trombettista siciliano Dino Rubino, il sassofonista argentino Javier Girotto e il chitarrista brasiliano (ma originario dell’Honduras) Roberto Taufic. Questi tre musicisti arricchiscono e colorano ancor di più il sapore di viaggi d’oltremare, tra il Mediterraneo, l’America del jazz, il Brasile e l’Argentina. Ingredienti puri ed essenziali, che sotto la guida di Rosario Bonaccorso danno vita a quel variegato mondo di emozioni, umanità, passioni e gioia che la sua musica riesce a trasmettere non solo agli amanti del jazz ma anche agli ascoltatori meno avvezzi a questo tipo di suoni.
Da segnalare, inoltre, che un’opera del fotografo Roberto Gramignoli sarà esposta sul palco, “accompagnando” così la performance dei musicisti. Infine, prima del concerto di Rosario Bonaccorso, sempre in Piazza Duomo, è in programma l’esibizione degli allievi della masterclass diretta dal pianista e compositore Giovanni Mazzarino, direttore artistico della rassegna cremasca.

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