Da settimane il mondo dei “complottisti” ha intrapreso la battaglia per sminuire la reale pericolosità del Sars-covid 2.

Una dei cavalli di battaglia è la comparazione con i dati della pandemia di influenza Spagnola che provocò milioni di morti un secolo fa. E’ d’uopo una disamina della pandemia di Spagnola e le evidenti differenze.
L’influenza Spagnola , proveniente anch’ essa dalla Cina provocò 50 milioni di morti per varie ragioni. In primis il periodo storico.
I guerra mondiale, le persone , soprattutto i giovani dai 25 ai 40 anni furono stremati da 4 anni di conflitto. Non vi era una conoscenza precisa dei virus, tanto che solo anni dopo vi fu la scoperta del ceppo virale. Non esistevano antibiotici, tanto che i decessi causati da complicazioni batteriche furono la maggioranza.
Oggi, abbiamo tecniche specifiche microbiologiche per scoprire e sequenziare il virus; strumenti per ricercare il patogeno nei soggetti; elementi di tracciabilità sconosciuti nel 1918; cure farmacologiche, seppur, non specifiche ma di supporto e di contrasto (vedasi il remdesivir), apparecchiature medicali di supporto e di rianimazione del paziente; oltre ad una qualità di vita non paragonabile al secolo scorso che ci permette di avere un sistema immunitario certamente più potente e reattivo.
Il voler sminuire la pericolosità del Sars-covid 2 sia un errore, un errore madornale.
Non tanto per la percentuale di letalità (visto la qualità dei servizi sanitari rispetto il secolo scorso), quanto perchè noi liberi e democratici cittadini occidentali ci stiamo comportando come i capponi di manzoniana memoria.
Ci scontriamo su futili teorie senza comprendere che da mesi nessuno più rivolge le contumelie e giuste richieste di risarcimento al regime comunista cinese che per oltre 2 mesi ha taciuto proditoriamente la diffusione della epidemia all’interno dei suoi confini, lasciando espandere il virus in tutto il Pianeta.
Nel frattempo la loro economia è in costante ripresa e noi ci arrovelliamo pensando ai complotti, ai deep-state, alle cospirazioni, alla libertà negata.
Unica libertà negata è causata dal virus cinese e noi gridiamo alla morte della democrazia se dobbiamo indossare una mascherina per pochi istanti durante la giornata.
Non ci preoccupiamo, tuttavia, se da anni siamo tracciati, identificati, sotto ogni aspetto in virtù di apparecchi digitali, carte di pagamento digitali, utilizzo dei social networks. Vogliamo tornare celermente alla normalità ?
Semplice, molto semplice. Senso di responsabilità e senso civico, due valori cancellati dalla globalizzazione selvaggia che ha omologato comportamenti, disvalori, ed esaltato egocentrismo, falsa libertà, menefreghismo, ingrassando multinazionali e finanzieri senza scrupoli.
Se si vuole intraprendere una battaglia per la tutela della nostra libertà e democrazia si combatta il vero e reale pericolo: La Cina e il suo regime comunista. W. Churchill, F.D Roosvelt, saprebbero quale battaglia intraprendere per tutelare il futuro di milioni di donne e uomini che vogliono vivere liberi e in democrazia.
Oggi, invece, ahinoi, il colosso asiatico fa gola per i facili guadagni che permette a milioni di aziende, senza alcuna remora per quello che ciò comporta a livello ecologico, umano, di futuro. La schiavitù e la distruzione delle civiltà democratiche è già in atto. Dipende da noi invertire la rotta.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)