Grazie ad un sondaggio Kit Kat, fatto tra giovani dai 18 ai 34 anni, si puo’ capire come il linguaggio moderno si stia evolvendo, aiutato dai social e dal web.
Se in origine l’evoluzione del linguaggio passava dalla letteratura, come fu con Alessandro Manzoni e i suoi “Promessi Sposi”, e poi dalla TV, come fu con Mike Bongiorno e il suo “Lascia o Raddoppia?”, ora sono infatti i social network a dettare i nuovi modi di esprimere sé stessi e i propri pensieri.
Il nostro dizionario si arricchisce così di nuovi termini, utilizzati come “break” con cui svagarsi sui social: “Selfie”, “Hashtaggare tutto”, “Trollare la gente”, “chattare non stop” e “fare like a caso” per citare gli esempi più diffusi.
Sono neologismi che nascono quasi sempre in rete, e per questo derivano spesso dall’inglese, ma che vengono poi adattati all’italiano. Sono fortemente visivi e incredibilmente efficaci, come dimostra il loro successo online, patria globale in cerca di un linguaggio universale.
Attraverso un’indagine di social listening condotta da KitKat ha voluto comprendere meglio questa nuova fenomenologia che dal “selfie” sta passando ad “hashtaggare tutto”, per scoprire quali sono i break preferiti sui social network dagli italiani tra i 18 e 34 anni.
Oltre al solito “selfie”, il neologismo più diffuso è “hashtaggare tutto”, presente in oltre 131.113 citazioni analizzate (28%). La diffusione dell’“hashtag” è tale che la parola è entrata anche all’interno del vocabolario Treccani ed è ormai parte integrante di tutte le conversazioni online e del dibattito politico dentro e fuori il mondo del web, come dimostra il caso #staisereno!
Altro passatempo amato dagli italiani online è “Trollare la gente” (in 1.988 citazioni analizzate). Il termine sembra abbia origine da Troll, creatura mitologica antropomorfa scandinava. Indentifica la provocazione sul web, sia come semplice scherzo sia con lo scopo di fomentare una discussione in modo forzatamente polemico, e trova la sua massima espressione su Twitter e sui forum.
Quali sono gli altri break amati dagli italiani?
“Fotografare il cibo”: prime furono le foodblogger, ma ora è una vera e propria mania che causa il “raffreddamento” di tanti piatti, in attesa dell’inquadratura perfetta. Questa moda nasce con l’arrivo degli smart-phone anche perché, quando i rullini si pagavano, nessuno avrebbe fotografato un piatto di spaghetti al pomodoro.
“Photobombing” ovvero inserirsi di sorpresa nelle fotografie di altri, spesso rovinandone il risultato. Insomma, è la versione social dei famosi disturbatori tv che “spuntano” all’improvviso appena si accendono le luci delle telecamere dei telegiornali.
“Pettinare le bambole”: più che un ricordo di vanità d’infanzia, è una chiara immagine di oziosità adulta!
“Chattare non stop”: nei vari gruppi o con la persona amata, spesso il risultato è non alzare mai lo sguardo dal proprio smart-phone.
“Spegnere il cervello”: l’importante però è averlo!
Non possono mancare inoltre: “fare like a caso”, “divorare serie TV” e conseguentemente “farsi i film”.