Aumento dell’età pensionabile, Inps che non risponde ai contribuenti riguardo le richieste delle situazioni personali in chiave futura (l’ ammontare dell’assegno mensile della pensione), banche sull’orlo del fallimento e nuove regole imposte dall’Europa che stabiliscono come garanti gli obbligazionisti, gli azionisti, oltre i correntisti con un deposito superiore i 100 mila euro (nei meandri della normativa, molti esperti ci avvertono che anche i correntisti con un deposito minore rischiano di rispondere in caso di insufficienza da parte dei garanti principali), il cosiddetto Bail-In; argomenti che sono tornati alla ribalta delle cronache della carta stampata e dei talk-show televisivi non appena sono evaporate le festività natalizie e l’aurea di stordimento e anestetizzazione che annualmente coinvolgono il popolo italiano.
Ecco, che superata l’Epifania il mese di gennaio fa affiorare la “cruda, dura realtà” quotidiana.
Una realtà chiara, lampante non solo contingente ma, soprattutto, futura, non troppo lontana, solo qualche anno, terribilmente angosciante e evidentemente, poco percepita dai cittadini.
Una realtà frutto delle imposizioni delle Istituzioni economiche europee e “tradotta” dai tecnici-consulenti italici che hanno presentato le bozze dalle quali sono stati emanati i decreti e le legge dello Stato dalla “congrega” di Montecitorio, Palazzo Madama, Palazzo Chigi.
Molti dei rappresentanti le nostre più alte Istituzioni democratiche hanno approvato tali gogne e tagliole solo per spirito di appartenenza e per subordinazione, non consapevoli di quale danno abbiano creato non solo ai cittadini-elettori che non fanno parte delle lobbies di potere che dettano i capisaldi dell’ attività politica nazionale e internazionale, ma anche a loro stessi, ai loro famigliari ai loro figli e nipoti.
Chiedo a coloro che hanno scritto “sottodettatura” queste norme e le hanno approvate supinamente che preparazione economica possiedono ? 
Cito in ordine sparso, età pensionabile in costante aumento in ragione dell’aumentata aspettativa di vita (sarà poi veramente così tra 5/10 anni visto le condizioni climatiche, di inquinamento, demografiche, e alimentari) e, diciamolo chiaramente, soprattutto, per le disastrate casse dell’Inps; assegni pensionistici mensili calcolati con il nuovo sistema contributivo, che ammonteranno in media attorno i 600 euro; Inps che non comunica i prospetti ai contribuenti che hanno fatto richiesta ufficiale tramite il sito istituzionale, adducendo risibili impedimenti legati al costo dell’affrancatura e della cancelleria (ipse dixit, l’on.Zanetti vice ministro dell’economia durante il programma DiMartedì su La 7).
Sono provvedimenti, atti amministrativi, regole, norme, che possiamo definire come il “bacio della morte” di una società civile e democratica.
Mi spieghino, chi conosce bene cosa comportano questi provvedimenti e non chi ha votato in maniera “belante”, che razza di Italia ci sarà tra 5/10 anni.
Dunque, senza essere troppo catastrofista, faccio io un affresco di quello che vedremo.
I lavoratori dovranno lavorare fino ad oltre 70 anni di età, anzi per coloro che sono nati nel 1980 l’età della pensione scatterà a 75 anni (per inciso mio padre è passato a miglior vita a 73 anni, due miei zii a 66, e molti conoscenti a 70), magari svolgendo attività usuranti. 
Quanti di questi potranno raggiungere il meritato riposo pensionistico e vedersi pagare i “sudati e lauti” contributi versati per decenni (minimo 40) ? Non lo si potrà sapere, ma coloro che hanno stabilito queste norme sono ben consci che lo scopo prefissato sarà raggiunto: meno pensionati da pagare (molti saranno passati a miglior vita senza giungere all’agognato “traguardo”), e pensionati che usufruiranno dell’assegno previdenziale per pochi anni (4/5/6 anni, boh; comunque non più di 10 visto le statistiche che si basano sulla “maledetta aspettativa di vita”).
Seicento euro di pensione mensile media.
Domanda, che si pone anche un ragazzino che percepisce la “paghetta” dai genitori, che tenore di vita si potrà avere con una cifra così misera ?
Sono questioni di facile comprensione e di facile previsione; sono situazioni future, certe e tristi, ma che “nascondono” e creano una condizione sociale concatenata, ancora peggiore che nessuno ha sottolineato.
Ecco alcune semplici domande. 
Mi spiegano i nostri rappresentanti di Governo e i Parlamentari quale sarà il tasso di disoccupazione quando queste norme andranno a regime, visto che il turnover sarà minimo (tanto già oggi il tasso di disoccupazione è minimo !!!) ?
Con seicento euro mensili, come potranno i genitori mantenere i figli disoccupati, i nipoti a loro volta in cerca di prima occupazione ?
Come potrà esserci un minimo incremento del tasso di natalità se non ci saranno le condizioni minime di sostentamento ?
E poi, lo Stato come potrà far fronte alla spesa pubblica se i nuovi occupati saranno pochi, i pensionati con quel reddito minimo previsto non saranno in grado di effettuare alcuna spesa voluttuaria ma solo ciò che è indispensabile per il sostentamento con, ovviamente, un maggiore richiesta di cure mediche, esami e interventi sanitari visto che l’alimentazione e le condizioni di vita saranno alquanto precarie ?  
Come potrà esistere un sistema bancario affidabile se gli stati non saranno più i garanti ? Sarà sufficiente un minimo “rumors” per far scappare i correntisti da un istituto di credito in difficoltà, magari “fatto” fallire perchè non era disponibile alle direttive imposte dalle lobbies, perchè non voleva concedere crediti “facili” “agli amici degli amici”, perchè è inviso alle elite economiche-finanziarie (Il caso Banco Ambrosiano non insegna nulla?).     
Ho il timore che queste domande non riceveranno risposte convincenti.
Forse perchè i responsabili non sono in grado di dare spiegazioni e motivazioni sensate; oppure, e credo che il vero motivo sia questo, quei provvedimenti siano stati decisi con il fine di trasformare la società italiana ed Europea in una società composta da persone “ricattabili”, poco propense alla critica e alla richiesta del rispetto dei diritti e delle giuste aspettative (quando si ha la pancia vuota o si è ammalati e vecchi non si ha la forza nemmeno di alzare la voce), oltre a volere applicare la “ricetta” di certi Paesi in cui il welfare sia abolito a vantaggio della somministrazione dei servizi fondamentali, quali la previdenza, l’assistenza sanitaria, l’ educazione scolastica, ecc. da parte di aziende private a cui pagare lauti costi tramite assicurazioni private che praticheranno enormi premi assicurativi che solo pochi cittadini potranno permettersi.
Una certezza nel mare magnum dell’ignoto futuro la posseggo.
Nel prossimo decennio si potranno leggere questi cartelli disseminati in tutti territori del Vecchio Continente:
BENVENUTI NEL FEUDO DEL NUOVO IMPERO EUROPEO.  
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)